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Ubiquitous Learning

                          Ubiquitous Computing
                           Docente Alessandra Agostini
                                   2010/2011




                           Michela Cairo, Elena Salemi, Marzia Testa

martedì 18 gennaio 2011
Di cosa parleremo...
                          ‣Contesto scolastico
                          ‣Da e-Learning a m-Learning
                          ‣Da m-Learning a u-Learning
                          ‣Ubiquitous Learning Environment
                          ‣Esempi:
                             Handler
                             Ad Hoc classroom e eSchoolbag
                             Learning2go
                             Moule e Amobile
                             Ensemble
                          ‣Inclusive Learning
                          ‣Limiti
                          ‣Sviluppi Futuri

martedì 18 gennaio 2011
Nativi digitali




                          Innovazione tecnologica, Educazione digitale


martedì 18 gennaio 2011
La scuola ieri e oggi




                                                              Approccio diretto
                     Approccio tradizionale            (authentic learning, situated learning,
           (lezioni frontali, alunno come recipiente            learning by doing),
                    passivo di informazioni)                Lavoro collaborativo
                                                               (condivisione, CoP),
                                                                  JIT learning
martedì 18 gennaio 2011
e-Learning / m-Learning
                                      E-learning is learning that is enabled or
                                      supported by the use of digital tools
                                      and content.
                          E           It typically involves some form of
                                      interactivity, which may include online
                              M       interaction between the learner and
                                  U   their teacher or peers.
                                      E-learning opportunities are usually
                                      accessed via the internet, though only
                                      technologies such as CD-ROM are
                                      also used.

                                      Ministry of Education of New Zealand, 2004



martedì 18 gennaio 2011
Mobilità diffusa
                          La tecnologia più diffusa al mondo è il telefono cellulare.

                          LSE, 2007: il 76% degli intervistati ritiene che avere un
                          telefonino sia ormai un requisito sociale, e l’85% che sia
                          fondamentale per mantenere un buon livello di qualità
                          della vita. La maggior parte delle persone in età 16-24
                          preferirebbe rinunciare a alcol, cioccolata, sesso, thè o
                          caffè piuttosto che vivere senza il proprio cellulare per un
                          mese.

                          European Interactive Advertising Association, 2010: Gli
                          europei passano più tempo consultando Internet in
                          movimento che (6,4 ore/sett.) leggendo quotidiani (4,8 ore)
                          e riviste (4,1 ore). L’Italia è il secondo paese in Europa per
                          numero di ore (7,9 ore /sett.).
martedì 18 gennaio 2011
m-Learning
                          Modalità di distribuzione dei contenuti di learning su portable
                          device come PDA, Tablet PC, Mobile phones, e-book, connessi
                          tramite wi-fi o bluetooth.

                                    ‣   Brevi moduli: letture (5/10 minuti), quiz, forum o chat


                                    ‣   Attività semplici, divertenti e con funzionalità aggiuntive
                                        (games e uso dei media)


                                    ‣   GUI intuitiva


                                    ‣   Personalizzazione dei contenuti


                                    ‣   Comunicazioni, obiettivi didattici, riassunti e punti chiave


martedì 18 gennaio 2011
u-Learning
                          Interazione con oggetti in mixed reality

                          Geolocalizzazione, tag RFID, realtà aumentata (AR-tag o QR-code)




                           Esempi:
                           Percorso interattivo in classe (poster, oggetti),
                           Gita al parco/museo/città,
                           Informazioni segreteria,
                           Download materiale didattico, ecc.


martedì 18 gennaio 2011
Dall’ubiquitous computing...
                          all’ubiquitous learning

                     ‣    Roomware
                                          ‣   Più informazioni
                     ‣    Mobilità
                                          ‣   Context Awareness
                     ‣    Socialità
                                          ‣   Personalizzazione
                     ‣    Mixed Reality




martedì 18 gennaio 2011
Ubiquitous learning
                              environment (ULE)
                     L’ULE è una situazione di apprendimento pervasivo e onnipresente. Esso
                     risiede nell’ambiente fisico ma si dilaga tramite connessioni astratte (Wi-fi e
                     bluetooth).

                     L’ULE è composto:

                          ‣   Mobile Device

                          ‣   Micorprocessore: è la memoria, nel momento in cui lo studente si
                              avvicina al processore con il suo device, esso lo riconosce e
                              trasmette informazioni.

                          ‣   ULE SERVER MODULE: analizza le risposte dello studente e
                              restituisce informazioni corrette e approfondimenti. Al suo
                              interno è presente anche un database che memorizza tutto.

                          ‣   Connessioni: wi-fi e bluetooth


martedì 18 gennaio 2011
ULE
                                                         I. Interazione continua tra uno studente
                                                            e il sistema. Qui lo studente si
                                                            avvicina e osserva l'oggetto.

                                                         II. I sensori adiacenti rilevano la
                                                             presenza dello studente e iniziano ad
                                                             inviare dati relativi all'oggetto al suo
                                                             PDA. (I dati possono essere di vario
                                                             genere come immagini, testi, audio o
                                                             altri formati)

                                                         III. Allo stesso tempo, l'oggetto accederà
                                                              al server module e richiederà
                                                              informazioni relative allo studente.

                  In questo modo si potranno creare contenuti ad hoc per ogni singolo studente.


martedì 18 gennaio 2011
ULE Space




martedì 18 gennaio 2011
ULE Space
             Quattro studenti ognuno dotato di un device, all'interno di un ULE
             space in cui ci sono cinque oggetti.

             Tutti i dispositivi sono collegati in rete e comunicano all'interno dello
             U-space.

             Se per esempio lo Studente 1 interagisce con l’Oggetto 1, tutti i
             dispositivi che fanno parte della rete sono a conoscenza di questa
             interazione.

             Tuttavia, per ogni studente il rapporto è unico e la loro interazione è
             ininterrotta dall'interazione di altri. Questo permette ad ogni studente
             di progredire attraverso l'esperienza di apprendimento al proprio
             ritmo.


martedì 18 gennaio 2011
Contesti di u-Learning
                          Corsi tradizionali:

                          Le classiche lezioni frontali possono essere integrate
                          attraverso il m-learning a seconda delle esigenze degli
                          studenti. Le piattaforme di e-Learning possono essere
                          integrate con strumenti per il m-Learning.

                          Es: recupero scolastico, supporto ai docenti




martedì 18 gennaio 2011
Contesti di u-Learning
                          Gite, musei, siti archeologici, città o altri luoghi di
                          interesse:

                          Questo tipo di didattica rappresenta un esempio di
                          apprendimento situato. Grazie al u-Learning è possibile
                          applicare anche in queste situazioni strumenti mobile e
                          ubiqui per poter produrre conoscenza personalizzata.




martedì 18 gennaio 2011
Contesti di u-Learning

                               A Senigallia a luglio 2010 è
                               partito il progetto QR City
                               che prevede la
                               digitalizzazione della città
                               attraverso un servizio
                               informativo disponibile su
                               mobile device.




martedì 18 gennaio 2011
HandLer, 1998
                Dispositivo portatile che combinava le funzioni: tablet PC
                macchina fotografica, wi-fi, connessione telefonica




                                            Interfacce HandLer


martedì 18 gennaio 2011
HandLer, 1998
                          Promosse i requisiti generali che i futuri strumenti tecnologici
                          di mobile learning dovrebbero avere:


                               ‣   Altamente portatili        ‣   Disponibili

                               ‣   Individuali                ‣   Adattabili

                               ‣   Non invasivi               ‣   Persistenti

                               ‣   Utili                      ‣   Facili da usare



martedì 18 gennaio 2011
Ad Hoc Classroom e eSchoolbag
                          System per Ubiquitous Learning
                 Un sistema di “classe ad hoc” per aiutare insegnanti,
                 principalmente delle scuole elementari, ad insegnare in qualsiasi
                 momento ed in qualsiasi posto.

                 eSchoolbag system ambiente di auto-apprendimento motivato e
                 interattivo per studenti.




martedì 18 gennaio 2011
Fornire a insegnanti e studenti un
                                                      notebook con:


                                                      ‣ Buona connessione
                                                      ‣ Electronic blackboard subsystem;
                                                      ‣ Trasmissione voce e immagini
                                                      ‣ Powerpoint
                          Scenario Ad Hoc Classroom   ‣ Trasmissione testi




martedì 18 gennaio 2011
Applicazioni:

                                                            ‣ E-notebook
                                                            ‣ E-contact book
                                                            ‣ E-tool box
                                                            ‣ E-scheduler
                                                            ‣ E-weekly report
                                                            ‣ E-address book
                                                            ‣ Game shop

                          Componenti di eSchoolbag system




martedì 18 gennaio 2011
Interfaccia di lavoro                      Interfaccia PDA




                                              Tag: Auto-apprendimento, interazione, applicazioni.


martedì 18 gennaio 2011
Learning2Go
                              ‣ Oggi il più grande progetto di mobile
                                  learning per i giovani in Gran Bretagna.

                              ‣ Ha coinvolto 18 istituzioni, da asili a scuole
                                  secondarie, incluse scuole con finalità
                                  speciali

                              ‣ Almeno 3.500 scolari nell'utilizzo delle
                                  tecnologie mobili per migliorare
                                  l'apprendimento.
                                   
                              ‣   E’ il primo progetto nel paese che ha messo
                                  dispositivi 3G nelle mani di un gran numero
                                  di bambini




martedì 18 gennaio 2011
Funzioni
                           I bambini hanno un loro dispositivo che possono
                           utilizzare 24 ore su 24

                           Utilizzo:
                           ‣E-book: Alcuni sono divisi in episodi in modo che
                           dopo il primo, il bambino devono rispondere a
                           una domanda sul proprio cellulare prima di ricevere
                           il prossimo episodio. Questo continua fino al quarto
                           episodio, che i bambini devono scrivere loro stessi. 
                           ‣Corsi di matematica: progettati appositamente su
                           PDA insieme ad una smartBoard da cui gli scolari
                           possono copiare direttamente gli esercizi e
                           attraverso cui è possibile condividere gli schermi
                           ‣Lavagne interattive



martedì 18 gennaio 2011
Risultati
                             ‣ Negoziazione dei contratti aziendali
                                 con O2 (uno dei principali provider
                                 di rete UK)
                             ‣   sviluppo di hardware e software per
                                 uso didattico;
                             ‣   sviluppo di nuove pedagogie
                                 attraverso i dispositivi mobili 
                             ‣   Lo sviluppo di "blocking" dispositivi
                                 per garantire l'accesso sicuro per i
                                 bambini  
                             ‣   L'integrazione di diversi ambienti di
                                 apprendimento per il bambino 


martedì 18 gennaio 2011
Sostenibilità e costi
                ‣ Learning2Go ha sviluppato un metodo sostenibile di calcolo dei costi
                    attraverso il finanziamento congiunto.

                ‣ Si chiede hai genitori l’equivalente di un pacchetto di sigarette ogni 15
                    giorni e dopo due anni il dispositivo è dello studente

                ‣ Contenuto / Scheda di memoria: finanziato dai finanziamenti di e-learning
                    project

                ‣ Infrastrutture wireless: finanziati dalla scuola
                ‣ Assicurazioni: finanziate da UK’s eLearning Foundation
                ‣ L'estensione del progetto alle scuole secondarie e università, ha sviluppato
                    la partnership significativa con O2, uno dei fornitori di telecomunicazioni
                    più grande al mondo


                                             Tag: E-book, lavagna interattiva, contratti con provider di rete,
                                             blocking, integrazione, autofinanziamento

martedì 18 gennaio 2011
L’esperienza MoULe
                            Università Bicocca in collaborazione con il
                           Consiglio Nazionale delle Ricerche di Palermo


                                           Iniziata nel Marzo del 2010 e si è
                                           conclusa nel Giugno 2010, si è
                                           articolata in due fasi.

                                           I partecipanti: tre maschi e sette
                                           femmine, di età compresa tra i 23
                                           e i 30 anni (età media 25.5).




martedì 18 gennaio 2011
Target
                          ‣ Ambiente per l’apprendimento collaborativo che,
                            utilizzando i dispositivi mobili di nuova generazione
                            (telefoni cellulari e computer palmari), consente di
                            attivare processi didattici basati sull'esplorazione del
                            territorio.

                          ‣ Attività collaborative tra studenti sul campo con
                            mobile device e studenti su desktop PC attraverso la
                            piattaforma Moodle

                          ‣ Riconoscimento automatico dei POI.
                          ‣ Realizzazione collaborativa di un ipermedia
                            mediante lo strumento wiki

martedì 18 gennaio 2011
Sperimentazione
                          La sperimentazione è stata così suddivisa in due fasi:

                          ‣ Nella prima fase sono stati coinvolti i docenti che,
                            dopo una breve spiegazione delle funzionalità del
                            sistema, sono stati invitati a progettare un percorso
                            didattico che sfruttasse le caratteristiche di MoULe.

                          ‣ Nella seconda fase gli studenti, con il supporto dei
                            docenti, si sono impegnati nello svolgimento del
                            percorso didattico precedentemente progettato
                            utilizzando il sistema MoULe.

                    Tag: apprendimento collaborativo, piattaforma Moodle, Punti di interesse (POI), wiki

martedì 18 gennaio 2011
AmobiLe
             Accesible Mobile Learning è un progetto volto a bambini abili o
             diversamente abili per rendere più semplice il rapporto con lo studio
             e il lavoro collaborativo.

             Lo scopo del progetto è favorire l’apprendimento durante gite
             scolastiche, attraverso un sistema di m-Learning.

             Ad ogni studente fu consegnato uno smartphone dotato di GPS e
             sistema AMobiLe integrato.

             Il sistema AMobiLe permette agli studenti di raccogliere informazioni
             per svolgere le attività di apprendimento. Pertanto, quando gli
             studenti visitano una città, possono utilizzare i dispositivi mobili per
             segnare note di testo, foto e registrazioni audio.

martedì 18 gennaio 2011
AmobiLe
                          Il sistema AMobiLe è costituito da:

                              ‣   Mobile Note Tool: consente agli studenti di
                                  prendere appunti multimediali, a seconda delle
                                  loro abilità e preferenze.

                              ‣   Vocal Navigator Tool: comunica costantemente
                                  la posizione dello studente sulla mappa, la
                                  distanza tra ogni punto di interesse e la posizione
                                  di altri studenti che hanno accesso al sistema
                                  AMobiLe.



martedì 18 gennaio 2011
Quando le note sono pubblicate nel sistema vengono raccolte
                in uno spazio online.


                Le note possono essere utilizzate in due modi:

                          ‣   Costruire un blog personale dello studente
                              contenente specifiche esperienze di mobile
                              learning.

                          ‣   Per costruire attività di apprendimento sotto
                              forma di hypermedia, il sistema sintetizza
                              creando delle Best Answer Zone




martedì 18 gennaio 2011
Best answer zone
                                 Best Answer Zone: massimo numero
                                 di risposte per una particolare
                                 domanda dell’insegnante.

                                 Per capire se le risposte date sono
                                 corrette o sbagliate agli studenti
                                 veniva data la possibilità di votare le
                                 risposte degli altri studenti e le note
                                 che ritenevano più interessanti.




martedì 18 gennaio 2011
Conclusioni
                                                                           Soluzioni
                             Problemi

                                                           ‣      Modificare upload video, immagini,
          ‣        Lentezza upload/download file e foto            audio e foto
          ‣        Modifica testi
                                                           ‣      Aggiungere una chat vicino al wiki
          ‣        Salvataggio wiki
                                                           ‣      Aggiungere un calendario
          ‣        Poche applicazioni
                                                           ‣      Possibilità di personalizzare la
                                                                  grafica
          ‣        Non chiaro in alcuni passaggi
                                                           ‣      Prevedere la presenza di un tutorial

                                                           ‣      Creare delle FAQ


                                          Tag: Mobile Note Tool, Navigatore vocale, Best answer zone

martedì 18 gennaio 2011
Ensamble
                          Lifelong learning: insegnamento non solo nelle scuole
                          ma per tutti, tutti i giorni e per tutta la vita. Sviluppo di
                          competenze, apprendimento attivo e ubiquo.

                          European citizeNShip lifElong MoBile Learning
                          è un progetto biennale – dicembre 2008, novembre 2010 -finanziato
                          dall’Unione Europea nell’ambito del Lifelong Learning Programme.

                          Il progetto è stato sviluppato con la partnership di tre paesi: Italia
                          (Prato), Francia e UK, con lo scopo di favorire l’integrazione culturale e
                          sociale dei cittadini immigrati.

                          Le materie di studio erano divise in 4 moduli, che venivano affrontati sia
                          dai genitori che dai figli: Cittadinanza europea, Educazione interculturale,
                          Essere genitori / Essere figli-studenti, Nuove e vecchie dipendenze.



martedì 18 gennaio 2011
Target users:

                    ‣Adulti migranti di prima generazione, ai quali venivano inviati MMS educativi
                    e informativi
                    ‣Bambini migranti di seconda generazione dai 13 ai 15 anni, che attraverso
                    podcast audio e un sito web dedicato si esercitavano a casa e in classe

                    Strumenti: lettori mp3, telefoni cellulari e netbook.

                    Attraverso l’impiego di dispositivi mobili si voleva agevolare l’interscambio tra
                    giovani e adulti, e tra giovani e scuola.




martedì 18 gennaio 2011
Conclusioni
                          Il 70% degli studenti ha affermato di aver ritenuto i contenuti dei
                          podcast chiari e semplici. Inoltre i podcast hanno arricchito la loro
                          conoscenza in modo divertente sostituendo l’uso dei libri.
                          L’esperimento è servito agli studenti per capire come utilizzare la
                          tecnologia anche per scopi diversi da quelli di intrattenimento.

                          La maggior parte degli insegnanti ha apprezzato la qualità del formato
                          comunicativo scelto e hanno valutato in modo positivo il contributo
                          degli studenti.

                          Tutti i genitori hanno apprezzato la gradevolezza e la concisione degli
                          MMS ma non la frequenza, inoltre hanno sottolineato un incremento
                          nel rapporto di coinvolgimento con i propri figli.


                                                                         Tag: cultura, integrazione, podcast, MMS,


martedì 18 gennaio 2011
Inclusive Learning
                           Le persone con disabilità devono essere aiutate a raggiungere i loro
                          obiettivi di apprendimento in modo personalizzato a seconda delle
                          esigenze, in modo da garantir loro uno sviluppo di capacità cognitive e
                          organizzative che li rendano indipendenti e impiegabili nel mondo del
                          lavoro.

                          Tomlinson Report: “Inclusive Learning”, 1996
                          (www.csie.org.uk/publications/free.shtml)


                          Benefici del m-learning:

                          ‣Apprendimento diretto (tutorial, video, audio, reminders)

                          ‣Motivazione ad imparare (immagine del sè, tecnologia di ultima
                          generazione)


                          ‣Accresce esperienza (competenza informatica, organizzazione)
martedì 18 gennaio 2011
Alcuni esempi (GoMobile, Ross Smith, 2008):

                          Leeds College of Art and Design, UK - studenti dislessici HTC TynTN II
                          Pocket PC smartphone con calendario, macchina fotografica, registratore
                          audio mp3, podcast e software TTS (text to speech) collegato al Moodle del
                          college.


                          South Cheshire College, UK - studenti disabili dotati di smartphone con
                          rilevatore GPS per orientarsi meglio all’interno del campus, identificare POI
                          collegati alle loro attività giornaliere, per acquisire una maggiore
                          indipendenza.




martedì 18 gennaio 2011
Oakland College, USA - Ilana e Nicola, studentesse eMentors del programma di
                          m-learning per altri studenti disabili, aggiornano il loro blog dai loro dispositivi
                          portatili con testi, registrazioni audio e video per testimoniare la vita, i bisogni e le
                          aspirazioni dei ragazzi disabili.


                          Statford-upon-Avon College, UK - DVR (video-registratori digitali) dati in
                          dotazione a ragazzi affetti dalla sindrome di Down o da autismo per la
                          condivisione di tutorial video creati dagli insegnanti o scaricati da internet, come
                          alternativa alla lettura di testi.




martedì 18 gennaio 2011
Limiti
               ‣Vincoli fisici dei dispostivi: ridotte dimensioni dello schermo,
               design liquido dei contenuti, tempi d’attenzione ridotti.

               ‣Usabilità e compatibilità hardware e software tra dispositivi
               diversi.

               ‣Le interazioni possono essere interrotte o frammentarie, a causa
               della rumorosità dell’ambiente o di luoghi sfavorevoli ad attività
               che richiedano concentrazione.

               ‣Costi: l’invio di messaggi via cellulare e della connessione.
               ‣Problemi etici legati alla privacy e alla gestione di dati personali
               come il numero di cellulare.

martedì 18 gennaio 2011
Sviluppi futuri
                          In futuro si ipotizza una classe sempre più dinamica,
                          collaborativa e dedita al lavoro outdoor.

                          Auspichiamo la combinazione di esperienza tecnica,
                          pedagogica e sociologica per sviluppare al meglio le
                          nuove forme di m-learning.

                          L’Unione Europea ha in programma la realizzazione
                          dell’Internet protocol IPv6 (connettività su banda larga)
                          per tutti i paesi. L’abbassamento dei costi d’acquisto delle
                          tecnologie abilitanti e la connettività wi-fi sono requisiti
                          fondamentali per la sperimentazione dell’educazione
                          digitale nelle scuole.

martedì 18 gennaio 2011
Ringraziamo...
                          ‣ Lucia Pomello, professoressa associata di informatica
                            dell’università Milano Bicocca

                          ‣ Davide Diamantini, ricercatore di sociologia
                            dell’università Milano Bicocca

                          ‣ Michelle Pieri, Ricercatrice di sociologia
                            dell’università Milano Bicocca

                          ‣ Sandro Lombardo, professore di sostegno dell’istituto
                            tecnico parco nord di Cinisello Balsamo



martedì 18 gennaio 2011
Riferimenti
                   ‣ Vicki Jones and Jun H. Jo, Ubiquitous learning environment: An adaptive teaching system
                          using ubiquitous technology, School of Information Technology, 2010

                   ‣ Davide Diamantini, Michelle Pieri, From e-Learning to Mobile Learning: new opportunity,
                          Università degli studi Milano Bicocca, 2009

                   ‣ Mohamed Ally, Mobile Learning trasforming the delivery of education and training, 2009
                   ‣ M.B. Twidale, From Ubiquitous Computing to Ubiquitous Learning, 2009
                   ‣ Bill Cope, Kalatzis Mary, Ubiquitous Learning an agenda for educational trasformation, 2009
                   ‣ Ros Smith, Go Mobile, Maximising the potential of mobile technologies for learners with
                          disabilities, 2008.

                   ‣ Sandro Mazzei, Mobile learning accessibilty issues, 2010.
                   ‣ Davide Diamantini, Michelle Pieri, L’esperienza MoULe dell’Università degli Studi di
                          Milano-Bicocca, 2010.




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Riferimenti
                          ‣ Cambridge Distance Education Consultancy, Using Mobile Technology for Learner
                             Support in Open Schooling. A Report to the Commonwealth of Learning, 2009


                          ‣ Agnes Kukulska-Hulme, Mike Sharples, Marcelo Milrad, Inmaculada Arnedillo-
                             Giasemi Vavoula, Innovazione nel mobile learning Una prospettiva europea sulle
                             potenzialità didattiche della tecnologia mobile per l’apprendimento, 2008.


                          ‣ Chih-Yung Chang* and Jang-Ping Sheu, Design and Implementation of Ad Hoc
                             Classroom and eSchoolbag Systems for Ubiquitous Learning, 2002


                          ‣ http://moule.pa.itd.cnr.it/

                          ‣ http://www.learning2go.org/




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Ubiquitous learning

  • 1. Ubiquitous Learning Ubiquitous Computing Docente Alessandra Agostini 2010/2011 Michela Cairo, Elena Salemi, Marzia Testa martedì 18 gennaio 2011
  • 2. Di cosa parleremo... ‣Contesto scolastico ‣Da e-Learning a m-Learning ‣Da m-Learning a u-Learning ‣Ubiquitous Learning Environment ‣Esempi: Handler Ad Hoc classroom e eSchoolbag Learning2go Moule e Amobile Ensemble ‣Inclusive Learning ‣Limiti ‣Sviluppi Futuri martedì 18 gennaio 2011
  • 3. Nativi digitali Innovazione tecnologica, Educazione digitale martedì 18 gennaio 2011
  • 4. La scuola ieri e oggi Approccio diretto Approccio tradizionale (authentic learning, situated learning, (lezioni frontali, alunno come recipiente learning by doing), passivo di informazioni) Lavoro collaborativo (condivisione, CoP), JIT learning martedì 18 gennaio 2011
  • 5. e-Learning / m-Learning E-learning is learning that is enabled or supported by the use of digital tools and content. E It typically involves some form of interactivity, which may include online M interaction between the learner and U their teacher or peers. E-learning opportunities are usually accessed via the internet, though only technologies such as CD-ROM are also used. Ministry of Education of New Zealand, 2004 martedì 18 gennaio 2011
  • 6. Mobilità diffusa La tecnologia più diffusa al mondo è il telefono cellulare. LSE, 2007: il 76% degli intervistati ritiene che avere un telefonino sia ormai un requisito sociale, e l’85% che sia fondamentale per mantenere un buon livello di qualità della vita. La maggior parte delle persone in età 16-24 preferirebbe rinunciare a alcol, cioccolata, sesso, thè o caffè piuttosto che vivere senza il proprio cellulare per un mese. European Interactive Advertising Association, 2010: Gli europei passano più tempo consultando Internet in movimento che (6,4 ore/sett.) leggendo quotidiani (4,8 ore) e riviste (4,1 ore). L’Italia è il secondo paese in Europa per numero di ore (7,9 ore /sett.). martedì 18 gennaio 2011
  • 7. m-Learning Modalità di distribuzione dei contenuti di learning su portable device come PDA, Tablet PC, Mobile phones, e-book, connessi tramite wi-fi o bluetooth. ‣ Brevi moduli: letture (5/10 minuti), quiz, forum o chat ‣ Attività semplici, divertenti e con funzionalità aggiuntive (games e uso dei media) ‣ GUI intuitiva ‣ Personalizzazione dei contenuti ‣ Comunicazioni, obiettivi didattici, riassunti e punti chiave martedì 18 gennaio 2011
  • 8. u-Learning Interazione con oggetti in mixed reality Geolocalizzazione, tag RFID, realtà aumentata (AR-tag o QR-code) Esempi: Percorso interattivo in classe (poster, oggetti), Gita al parco/museo/città, Informazioni segreteria, Download materiale didattico, ecc. martedì 18 gennaio 2011
  • 9. Dall’ubiquitous computing... all’ubiquitous learning ‣ Roomware ‣ Più informazioni ‣ Mobilità ‣ Context Awareness ‣ Socialità ‣ Personalizzazione ‣ Mixed Reality martedì 18 gennaio 2011
  • 10. Ubiquitous learning environment (ULE) L’ULE è una situazione di apprendimento pervasivo e onnipresente. Esso risiede nell’ambiente fisico ma si dilaga tramite connessioni astratte (Wi-fi e bluetooth). L’ULE è composto: ‣ Mobile Device ‣ Micorprocessore: è la memoria, nel momento in cui lo studente si avvicina al processore con il suo device, esso lo riconosce e trasmette informazioni. ‣ ULE SERVER MODULE: analizza le risposte dello studente e restituisce informazioni corrette e approfondimenti. Al suo interno è presente anche un database che memorizza tutto. ‣ Connessioni: wi-fi e bluetooth martedì 18 gennaio 2011
  • 11. ULE I. Interazione continua tra uno studente e il sistema. Qui lo studente si avvicina e osserva l'oggetto. II. I sensori adiacenti rilevano la presenza dello studente e iniziano ad inviare dati relativi all'oggetto al suo PDA. (I dati possono essere di vario genere come immagini, testi, audio o altri formati) III. Allo stesso tempo, l'oggetto accederà al server module e richiederà informazioni relative allo studente. In questo modo si potranno creare contenuti ad hoc per ogni singolo studente. martedì 18 gennaio 2011
  • 12. ULE Space martedì 18 gennaio 2011
  • 13. ULE Space Quattro studenti ognuno dotato di un device, all'interno di un ULE space in cui ci sono cinque oggetti. Tutti i dispositivi sono collegati in rete e comunicano all'interno dello U-space. Se per esempio lo Studente 1 interagisce con l’Oggetto 1, tutti i dispositivi che fanno parte della rete sono a conoscenza di questa interazione. Tuttavia, per ogni studente il rapporto è unico e la loro interazione è ininterrotta dall'interazione di altri. Questo permette ad ogni studente di progredire attraverso l'esperienza di apprendimento al proprio ritmo. martedì 18 gennaio 2011
  • 14. Contesti di u-Learning Corsi tradizionali: Le classiche lezioni frontali possono essere integrate attraverso il m-learning a seconda delle esigenze degli studenti. Le piattaforme di e-Learning possono essere integrate con strumenti per il m-Learning. Es: recupero scolastico, supporto ai docenti martedì 18 gennaio 2011
  • 15. Contesti di u-Learning Gite, musei, siti archeologici, città o altri luoghi di interesse: Questo tipo di didattica rappresenta un esempio di apprendimento situato. Grazie al u-Learning è possibile applicare anche in queste situazioni strumenti mobile e ubiqui per poter produrre conoscenza personalizzata. martedì 18 gennaio 2011
  • 16. Contesti di u-Learning A Senigallia a luglio 2010 è partito il progetto QR City che prevede la digitalizzazione della città attraverso un servizio informativo disponibile su mobile device. martedì 18 gennaio 2011
  • 17. HandLer, 1998 Dispositivo portatile che combinava le funzioni: tablet PC macchina fotografica, wi-fi, connessione telefonica Interfacce HandLer martedì 18 gennaio 2011
  • 18. HandLer, 1998 Promosse i requisiti generali che i futuri strumenti tecnologici di mobile learning dovrebbero avere: ‣ Altamente portatili ‣ Disponibili ‣ Individuali ‣ Adattabili ‣ Non invasivi ‣ Persistenti ‣ Utili ‣ Facili da usare martedì 18 gennaio 2011
  • 19. Ad Hoc Classroom e eSchoolbag System per Ubiquitous Learning Un sistema di “classe ad hoc” per aiutare insegnanti, principalmente delle scuole elementari, ad insegnare in qualsiasi momento ed in qualsiasi posto. eSchoolbag system ambiente di auto-apprendimento motivato e interattivo per studenti. martedì 18 gennaio 2011
  • 20. Fornire a insegnanti e studenti un notebook con: ‣ Buona connessione ‣ Electronic blackboard subsystem; ‣ Trasmissione voce e immagini ‣ Powerpoint Scenario Ad Hoc Classroom ‣ Trasmissione testi martedì 18 gennaio 2011
  • 21. Applicazioni: ‣ E-notebook ‣ E-contact book ‣ E-tool box ‣ E-scheduler ‣ E-weekly report ‣ E-address book ‣ Game shop Componenti di eSchoolbag system martedì 18 gennaio 2011
  • 22. Interfaccia di lavoro Interfaccia PDA Tag: Auto-apprendimento, interazione, applicazioni. martedì 18 gennaio 2011
  • 23. Learning2Go ‣ Oggi il più grande progetto di mobile learning per i giovani in Gran Bretagna. ‣ Ha coinvolto 18 istituzioni, da asili a scuole secondarie, incluse scuole con finalità speciali ‣ Almeno 3.500 scolari nell'utilizzo delle tecnologie mobili per migliorare l'apprendimento.   ‣ E’ il primo progetto nel paese che ha messo dispositivi 3G nelle mani di un gran numero di bambini martedì 18 gennaio 2011
  • 24. Funzioni I bambini hanno un loro dispositivo che possono utilizzare 24 ore su 24 Utilizzo: ‣E-book: Alcuni sono divisi in episodi in modo che dopo il primo, il bambino devono rispondere a una domanda sul proprio cellulare prima di ricevere il prossimo episodio. Questo continua fino al quarto episodio, che i bambini devono scrivere loro stessi.  ‣Corsi di matematica: progettati appositamente su PDA insieme ad una smartBoard da cui gli scolari possono copiare direttamente gli esercizi e attraverso cui è possibile condividere gli schermi ‣Lavagne interattive martedì 18 gennaio 2011
  • 25. Risultati ‣ Negoziazione dei contratti aziendali con O2 (uno dei principali provider di rete UK) ‣ sviluppo di hardware e software per uso didattico; ‣ sviluppo di nuove pedagogie attraverso i dispositivi mobili  ‣ Lo sviluppo di "blocking" dispositivi per garantire l'accesso sicuro per i bambini   ‣ L'integrazione di diversi ambienti di apprendimento per il bambino  martedì 18 gennaio 2011
  • 26. Sostenibilità e costi ‣ Learning2Go ha sviluppato un metodo sostenibile di calcolo dei costi attraverso il finanziamento congiunto. ‣ Si chiede hai genitori l’equivalente di un pacchetto di sigarette ogni 15 giorni e dopo due anni il dispositivo è dello studente ‣ Contenuto / Scheda di memoria: finanziato dai finanziamenti di e-learning project ‣ Infrastrutture wireless: finanziati dalla scuola ‣ Assicurazioni: finanziate da UK’s eLearning Foundation ‣ L'estensione del progetto alle scuole secondarie e università, ha sviluppato la partnership significativa con O2, uno dei fornitori di telecomunicazioni più grande al mondo Tag: E-book, lavagna interattiva, contratti con provider di rete, blocking, integrazione, autofinanziamento martedì 18 gennaio 2011
  • 27. L’esperienza MoULe Università Bicocca in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche di Palermo Iniziata nel Marzo del 2010 e si è conclusa nel Giugno 2010, si è articolata in due fasi. I partecipanti: tre maschi e sette femmine, di età compresa tra i 23 e i 30 anni (età media 25.5). martedì 18 gennaio 2011
  • 28. Target ‣ Ambiente per l’apprendimento collaborativo che, utilizzando i dispositivi mobili di nuova generazione (telefoni cellulari e computer palmari), consente di attivare processi didattici basati sull'esplorazione del territorio. ‣ Attività collaborative tra studenti sul campo con mobile device e studenti su desktop PC attraverso la piattaforma Moodle ‣ Riconoscimento automatico dei POI. ‣ Realizzazione collaborativa di un ipermedia mediante lo strumento wiki martedì 18 gennaio 2011
  • 29. Sperimentazione La sperimentazione è stata così suddivisa in due fasi: ‣ Nella prima fase sono stati coinvolti i docenti che, dopo una breve spiegazione delle funzionalità del sistema, sono stati invitati a progettare un percorso didattico che sfruttasse le caratteristiche di MoULe. ‣ Nella seconda fase gli studenti, con il supporto dei docenti, si sono impegnati nello svolgimento del percorso didattico precedentemente progettato utilizzando il sistema MoULe. Tag: apprendimento collaborativo, piattaforma Moodle, Punti di interesse (POI), wiki martedì 18 gennaio 2011
  • 30. AmobiLe Accesible Mobile Learning è un progetto volto a bambini abili o diversamente abili per rendere più semplice il rapporto con lo studio e il lavoro collaborativo. Lo scopo del progetto è favorire l’apprendimento durante gite scolastiche, attraverso un sistema di m-Learning. Ad ogni studente fu consegnato uno smartphone dotato di GPS e sistema AMobiLe integrato. Il sistema AMobiLe permette agli studenti di raccogliere informazioni per svolgere le attività di apprendimento. Pertanto, quando gli studenti visitano una città, possono utilizzare i dispositivi mobili per segnare note di testo, foto e registrazioni audio. martedì 18 gennaio 2011
  • 31. AmobiLe Il sistema AMobiLe è costituito da: ‣ Mobile Note Tool: consente agli studenti di prendere appunti multimediali, a seconda delle loro abilità e preferenze. ‣ Vocal Navigator Tool: comunica costantemente la posizione dello studente sulla mappa, la distanza tra ogni punto di interesse e la posizione di altri studenti che hanno accesso al sistema AMobiLe. martedì 18 gennaio 2011
  • 32. Quando le note sono pubblicate nel sistema vengono raccolte in uno spazio online. Le note possono essere utilizzate in due modi: ‣ Costruire un blog personale dello studente contenente specifiche esperienze di mobile learning. ‣ Per costruire attività di apprendimento sotto forma di hypermedia, il sistema sintetizza creando delle Best Answer Zone martedì 18 gennaio 2011
  • 33. Best answer zone Best Answer Zone: massimo numero di risposte per una particolare domanda dell’insegnante. Per capire se le risposte date sono corrette o sbagliate agli studenti veniva data la possibilità di votare le risposte degli altri studenti e le note che ritenevano più interessanti. martedì 18 gennaio 2011
  • 34. Conclusioni Soluzioni Problemi ‣ Modificare upload video, immagini, ‣ Lentezza upload/download file e foto audio e foto ‣ Modifica testi ‣ Aggiungere una chat vicino al wiki ‣ Salvataggio wiki ‣ Aggiungere un calendario ‣ Poche applicazioni ‣ Possibilità di personalizzare la grafica ‣ Non chiaro in alcuni passaggi ‣ Prevedere la presenza di un tutorial ‣ Creare delle FAQ Tag: Mobile Note Tool, Navigatore vocale, Best answer zone martedì 18 gennaio 2011
  • 35. Ensamble Lifelong learning: insegnamento non solo nelle scuole ma per tutti, tutti i giorni e per tutta la vita. Sviluppo di competenze, apprendimento attivo e ubiquo. European citizeNShip lifElong MoBile Learning è un progetto biennale – dicembre 2008, novembre 2010 -finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Lifelong Learning Programme. Il progetto è stato sviluppato con la partnership di tre paesi: Italia (Prato), Francia e UK, con lo scopo di favorire l’integrazione culturale e sociale dei cittadini immigrati. Le materie di studio erano divise in 4 moduli, che venivano affrontati sia dai genitori che dai figli: Cittadinanza europea, Educazione interculturale, Essere genitori / Essere figli-studenti, Nuove e vecchie dipendenze. martedì 18 gennaio 2011
  • 36. Target users: ‣Adulti migranti di prima generazione, ai quali venivano inviati MMS educativi e informativi ‣Bambini migranti di seconda generazione dai 13 ai 15 anni, che attraverso podcast audio e un sito web dedicato si esercitavano a casa e in classe Strumenti: lettori mp3, telefoni cellulari e netbook. Attraverso l’impiego di dispositivi mobili si voleva agevolare l’interscambio tra giovani e adulti, e tra giovani e scuola. martedì 18 gennaio 2011
  • 37. Conclusioni Il 70% degli studenti ha affermato di aver ritenuto i contenuti dei podcast chiari e semplici. Inoltre i podcast hanno arricchito la loro conoscenza in modo divertente sostituendo l’uso dei libri. L’esperimento è servito agli studenti per capire come utilizzare la tecnologia anche per scopi diversi da quelli di intrattenimento. La maggior parte degli insegnanti ha apprezzato la qualità del formato comunicativo scelto e hanno valutato in modo positivo il contributo degli studenti. Tutti i genitori hanno apprezzato la gradevolezza e la concisione degli MMS ma non la frequenza, inoltre hanno sottolineato un incremento nel rapporto di coinvolgimento con i propri figli. Tag: cultura, integrazione, podcast, MMS, martedì 18 gennaio 2011
  • 38. Inclusive Learning Le persone con disabilità devono essere aiutate a raggiungere i loro obiettivi di apprendimento in modo personalizzato a seconda delle esigenze, in modo da garantir loro uno sviluppo di capacità cognitive e organizzative che li rendano indipendenti e impiegabili nel mondo del lavoro. Tomlinson Report: “Inclusive Learning”, 1996 (www.csie.org.uk/publications/free.shtml) Benefici del m-learning: ‣Apprendimento diretto (tutorial, video, audio, reminders) ‣Motivazione ad imparare (immagine del sè, tecnologia di ultima generazione) ‣Accresce esperienza (competenza informatica, organizzazione) martedì 18 gennaio 2011
  • 39. Alcuni esempi (GoMobile, Ross Smith, 2008): Leeds College of Art and Design, UK - studenti dislessici HTC TynTN II Pocket PC smartphone con calendario, macchina fotografica, registratore audio mp3, podcast e software TTS (text to speech) collegato al Moodle del college. South Cheshire College, UK - studenti disabili dotati di smartphone con rilevatore GPS per orientarsi meglio all’interno del campus, identificare POI collegati alle loro attività giornaliere, per acquisire una maggiore indipendenza. martedì 18 gennaio 2011
  • 40. Oakland College, USA - Ilana e Nicola, studentesse eMentors del programma di m-learning per altri studenti disabili, aggiornano il loro blog dai loro dispositivi portatili con testi, registrazioni audio e video per testimoniare la vita, i bisogni e le aspirazioni dei ragazzi disabili. Statford-upon-Avon College, UK - DVR (video-registratori digitali) dati in dotazione a ragazzi affetti dalla sindrome di Down o da autismo per la condivisione di tutorial video creati dagli insegnanti o scaricati da internet, come alternativa alla lettura di testi. martedì 18 gennaio 2011
  • 41. Limiti ‣Vincoli fisici dei dispostivi: ridotte dimensioni dello schermo, design liquido dei contenuti, tempi d’attenzione ridotti. ‣Usabilità e compatibilità hardware e software tra dispositivi diversi. ‣Le interazioni possono essere interrotte o frammentarie, a causa della rumorosità dell’ambiente o di luoghi sfavorevoli ad attività che richiedano concentrazione. ‣Costi: l’invio di messaggi via cellulare e della connessione. ‣Problemi etici legati alla privacy e alla gestione di dati personali come il numero di cellulare. martedì 18 gennaio 2011
  • 42. Sviluppi futuri In futuro si ipotizza una classe sempre più dinamica, collaborativa e dedita al lavoro outdoor. Auspichiamo la combinazione di esperienza tecnica, pedagogica e sociologica per sviluppare al meglio le nuove forme di m-learning. L’Unione Europea ha in programma la realizzazione dell’Internet protocol IPv6 (connettività su banda larga) per tutti i paesi. L’abbassamento dei costi d’acquisto delle tecnologie abilitanti e la connettività wi-fi sono requisiti fondamentali per la sperimentazione dell’educazione digitale nelle scuole. martedì 18 gennaio 2011
  • 43. Ringraziamo... ‣ Lucia Pomello, professoressa associata di informatica dell’università Milano Bicocca ‣ Davide Diamantini, ricercatore di sociologia dell’università Milano Bicocca ‣ Michelle Pieri, Ricercatrice di sociologia dell’università Milano Bicocca ‣ Sandro Lombardo, professore di sostegno dell’istituto tecnico parco nord di Cinisello Balsamo martedì 18 gennaio 2011
  • 44. Riferimenti ‣ Vicki Jones and Jun H. Jo, Ubiquitous learning environment: An adaptive teaching system using ubiquitous technology, School of Information Technology, 2010 ‣ Davide Diamantini, Michelle Pieri, From e-Learning to Mobile Learning: new opportunity, Università degli studi Milano Bicocca, 2009 ‣ Mohamed Ally, Mobile Learning trasforming the delivery of education and training, 2009 ‣ M.B. Twidale, From Ubiquitous Computing to Ubiquitous Learning, 2009 ‣ Bill Cope, Kalatzis Mary, Ubiquitous Learning an agenda for educational trasformation, 2009 ‣ Ros Smith, Go Mobile, Maximising the potential of mobile technologies for learners with disabilities, 2008. ‣ Sandro Mazzei, Mobile learning accessibilty issues, 2010. ‣ Davide Diamantini, Michelle Pieri, L’esperienza MoULe dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2010. martedì 18 gennaio 2011
  • 45. Riferimenti ‣ Cambridge Distance Education Consultancy, Using Mobile Technology for Learner Support in Open Schooling. A Report to the Commonwealth of Learning, 2009 ‣ Agnes Kukulska-Hulme, Mike Sharples, Marcelo Milrad, Inmaculada Arnedillo- Giasemi Vavoula, Innovazione nel mobile learning Una prospettiva europea sulle potenzialità didattiche della tecnologia mobile per l’apprendimento, 2008. ‣ Chih-Yung Chang* and Jang-Ping Sheu, Design and Implementation of Ad Hoc Classroom and eSchoolbag Systems for Ubiquitous Learning, 2002 ‣ http://moule.pa.itd.cnr.it/ ‣ http://www.learning2go.org/ martedì 18 gennaio 2011