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IMPROVE 4.0
COME REALIZZARE LA SMART FACTORY
«Software Solutions for digital projects and smart factory »
mynext.it
IMPROVE 4.0 | Una verità
2
 IMPROVE 4.0 è uno strumento per la gestione
integrata dei dati provenienti dai processi produttivi.
 La gestione dei dati consiste non solo nella loro
acquisizione, ma anche nella loro analisi ed
elaborazione, per giungere a sintesi (interfacce)
personalizzate sulle esigenze dei clienti e diversi ruoli
aziendali.
 Tutto questo influenza in misura considerevole la
redditività dell’intera azienda.
 Infine fornisce informazioni e dati aggregati al
management aziendale, supportandolo nelle decisioni
operative: gli "indicatori chiave di prestazioni" (KPI)
sono strumenti che consentono di misurare i
progressi e le carenze dell'azienda.
IMPROVE 4.0 | La nostra soluzione
3
The statistical process
control theories
Lean production
theories
Modern theories of
energy monitoring
(smart grid)
Advanced statistical
methods for multi-
variable analysis
(Principal Component
Analysis)
Predictive statistical
techniques (Kalman
filters, dynamic
Bayesian networks)
Probabilistic first-order
logic, deep learning
IMPROVE
methodologies
IMPROVE 4.0 | La ricerca
4
IMPROVE
4.0
Internet
Of Things
Cloud
Computing
Big Data
Horizontal
and vertical
integration
Machine
learning
Chat bot
Le tecnologie che hanno permesso lo sviluppo della quarta rivoluzione
industriale sono differenti, ma al centro di tutto c’è la comunicazione.
L'uomo si è evoluto da quando ha iniziato ad evolvere i propri sistemi di
comunicazione.
IMPROVE 4.0, con Il suo innovativo paradigma di programmazione ad Agenti,
rappresenta un'evoluzione nel campo del software, il veicolo ideale per gestire
la fabbrica che si vuole veramente dire «smart».
NeXT da anni sta portando avanti attività di ricerca volte a perfezionare quegli
strumenti che oggi convenzionalmente identifichiamo con il concetto di
Industria 4.0.
Oggi, siamo in grado di raccogliere i frutti di questa ricerca e perseguire progetti
innovativi quanto ambiziosi.
«Se qualcosa può essere pensata, può essere realizzata»
IMPROVE 4.0 | Aree di applicazione
 Le principali aree di applicazione di IMPROVE 4.0:
5
 Monitoraggio impianti
 Monitoraggio efficienza – OEE
 Monitoraggio in linea – Andon
 Monitoraggio dei consumi energetici
 Controllo Statistico di Processo
 Controllo Qualità
 Vibco (Analisi vibrazionale)
 Controllo Statistico di Processo
 Manutenzioni
 Manutenzione preventiva – CIL
 Manutenzione professionale – Machine ledger (WCM)
 Modulo EWO (WCM)
 Logistica
 Kanban
 Warehouse Management System
 Tracciabilità
 Tracciabilità di prodotto e di processo
 Supporto operatori
 Pick to light
 Visual SOP (WCM)
 Sicurezza
 Modulo S-EWO (WCM)
 Movimentazione robot
 Movimentazione robot e AGV
IMPROVE 4.0
MONITORAGGIO IMPIANTI
OEE: Monitoraggio dell’efficienza
OEE | Esempi di schermate
7
Visione d’insieme dell’OEE di differenti
reparti o linee di produzione.
Valutazione complessiva dell’OEE di
Reparto in un determinato periodo.
OEE | Concetti chiave 1/3
8
Perdita qualità
GIALLO
Perdita velocità
BLU
Perdita fermate
ROSSO
OEE
73% VERDE
Lettura Immediata dell’andamento e delle cause di inefficienza. Dagli istogrammi vediamo come il
giallo descriva le perdite di produzione in termini di qualità; il blu le carenze legate alla velocità; il
rosso le carenze legate alle fermate. In verde, quindi, il dato relativo all’efficienza OEE.
OEE | Concetti chiave 2/3
 Cosa possiamo sapere? Ad esempio cosa è accaduto e perché!
 Dai rendimenti alle cause di inefficienza, classificate attraverso grafici di Pareto
che evidenziano immediatamente gli eventi più frequenti.
Pezzi prodotti
Scarti
Disponibilità e
fermate
OEE e
rendimenti
Indicatore grafico
pezzi prodotti
9
OEE | Concetti chiave 3/3
 Il calcolo dell’OEE permette di individuare e quantificare le maggiori perdite di
produzione degli impianti e monitorare l’efficienza dei processi produttivi.
 Esso mette in relazione la produzione reale di un impianto produttivo con la
produzione teorica per cui è stato progettato e realizzato.
 La differenza tra questi due valori rappresenta la perdita di produzione in
termini di:
RF = Disponibilità (Tempo)
RV = Rendimento (Velocità)
RQ = Qualità
 L’OEE si semplifica nella moltiplicazione degli indici appena descritti, quindi:
OEE = RF * RV * RQ
10
OEE | Come si calcola (schema)
OEE = RF * RV * RQ
Disponibilità
(tempo)
Rendimento
(velocità)
Qualità
Tempo Totale
Pause Program.Tempo teorico disponibile per produrre
Fermi - GuastiTempo effettivo di produzione
Attese-RallentamentiProduzione Effettiva
Produzione Effettiva
ScartiProduzione Conforme
Tempo teorico disponibile per produrre
Produzione Teorica
RF
RV
RQ
11
OEE | Come funziona 1/2
 Improve si interfaccia con l’ERP (es. SAP) richiedendo i dati dell’ordine di
produzione.
 SAP restituisce quindi i seguenti dati:
 Ordine di produzione
 Codice modello
 Quantità
 TempoCicloStandard
 Numero persone
12
OEE | Come funziona 2/2
 Improve trasferisce i dati dell’Ordine di Produzione al proprio database e li
mette in relazione con i dati che arrivano dal campo, cioè dall’operatore o dal
PLC.
 In questa maniera, per ogni Ordine di Produzione riesce ad avere:
 Numero pezzi prodotti
 Numero fermi
 Numero non conformità
 Takt-time
13
OEE | Come funziona (schema)
Ordine di prod., codice modello, quantità,
TempoCicloStandard, n. persone
Improve SAP
Database
Perogniordinediproduzione
N. pezzi
N. fermi
N. scarti
Takt-time
OEE
14
Richiesta dati
IMPROVE 4.0
MONITORAGGIO IMPIANTI
Andon: Monitoraggio dell’efficienza in real time
ANDON | L’efficienza in linea
 Cosa troviamo sul campo?
 Un tabellone (maxi schermo)
 Uno schermo touch
 Un barcode reader
 Un PLC
 Dove?
 Lungo ogni linea
16
ANDON| Schermate del tabellone
17
ANDON | Il touch screen (1/2)
18
ANDON | Il touch screen (2/2)
19
ANDON | Controllo real time 1/2
 Controllo real time
 In ufficio, il responsabile di
processo, può controllare in ogni
istante l’andamento produttivo di
ogni singola linea
20
ANDON | Controllo real time 2/2
21
ANDON | Lo schema
Server SAP Server Improve
RFC
Linea 1 Linea 2 Linea n. PLC
Tabellone
Touch screen
Tabellone
Touch screen
Tabellone
Touch screen
Ethernet
uffici
22
ANDON | I dati dell’Andon
 Tutta la logica del sistema Andon è mirata a quantificare i seguenti dati:
 Contare i pezzi: SAP comunica con l’Andon i pezzi lavorati al collaudo.
L’operatore, attraverso uno scanner, comunica all’Andon il numero di
matricola del pezzo. Sugli impianti robotizzati, questo dato può essere
ottenuto tramite PLC di linea.
 Contare le fermate: l’operatore, attraverso un touch screen comunica
all’Andon il numero di fermate. Sugli impianti robotizzati, questo dato può
essere ottenuto tramite PLC di linea.
 Contare le non conformità: l’operatore, attraverso un touch screen
comunica all’Andon il numero di non conformità. Sugli impianti robotizzati,
questo dato può essere ottenuto tramite PLC di linea.
23
ANDON | Il conta pezzi
Server SAP Server Improve
RFC
Matricola
Matricola
Conta i pezzi
24
ANDON | Conta inizio/fine fermo
Server Improve
Ethernet
Touch screen operatore
Inizio/fine fermo
e cause
Conta fermi/pause
Inizio/fine fermo
e cause
25
ANDON | Conta non conformità
Server Improve
Ethernet
Touch screen operatore
Non conformità
Conta non conformità
Non conformità
26
IMPROVE 4.0
MONITORAGGIO IMPIANTI
Consumi energetici
CONSUMI ENERGETICI | Acquisizione dati
 IMPROVE 4.0 acquisisce i dati energetici attraverso il DCS di impianto o
in collegamento diretto a sensori ubicati presso i punti critici.
28
CONSUMI ENERGETICI | Alcune schermate
 Visualizzazione su pannelli LED real-time dei dati acquisiti ed elaborati.
 Visualizzazione real-time degli andamenti e delle carte di controllo di
sintesi.
29
IMPROVE 4.0
MONITORAGGIO IMPIANTI / CONTROLLO QUALITÀ
SPC: Controllo Statistico di Processo
SPC | Tecniche e applicazioni
 L’SPC è l’applicazione di tecniche statistiche per comprendere ed
analizzare la variabilità di un processo.
 Esse consentono di determinare e interpretare performance e cause
dei "cambiamenti indesiderati" rispetto al normale funzionamento del
processo in analisi.
Le tecniche statistiche applicate sono:
• Diagrammi di Pareto
• Carte di Controllo
• Diagrammi causa effetto
• Action Plan
Alcune possibili applicazioni sono:
• Verifiche dei controlli di
processo
• Analisi di correlazione tra
processi
• Interventi correttivi
• Valutazione degli impianti
31
SPC | Le carte di controllo (1/5)
 Le carte di controllo sono un insieme di modelli statistici che
permettono di prevedere eventuali scostamenti rispetto a valori di
riferimento.
Per Variabili
Utilizzano misure quantitative
Per Attributi
Utilizzano misure qualitative
• Carta X e R - Media e escursione
• Carta X e S - Media e deviazione standard
• Carta Moving Range - Media e variazione mobile
• Carta p - frazioni di non conformi
• Carta np - numero di non conformi
• Carta c - numero di non conformità
• Carta u - numero di non conformità per unità
Altri tipi di carte
• CUSUM (Cumulative SUM) - a memoria illimitata uniforme.
• EWMA (Exponential Weighted Moving Averange) - a memoria illimitata non uniforme.
32
SPC | Le carte di controllo (2/5)
 Il responsabile di processo può definire le variabili delle carte di controllo, cioè
definire il concetto di fuori controllo.
33
SPC | Le carte di controllo (3/5)
 Nell’immagine della slide precedente si può vedere come le possibili oscillazioni
di ciascuna variabile vengano descritte attraverso dei colori che ne indicano la
diversa idoneità ai parametri stabiliti dal responsabile di processo.
 Le zone rosse stanno ad indicare dei valori negativi che vanno ad inficiare la
qualità del prodotto o altri aspetti del processo produttivo.
34
SPC | Le carte di controllo (4/5)
 Data questa configurazione, si passa alla fase successiva: l’acquisizione
dei dati.
 Questa avviene in due modi: alcuni dati vengono acquisiti direttamente
dal sistema; altri vengono acquisiti manualmente dall’operatore.
35
SPC | Le carte di controllo (5/5)
 Per ogni variabile è possibile redigere la carta di controllo con i suoi
valori nel tempo. Sarà dunque possibile verificare visivamente eventuali
fuori controllo.
36
SPC | OCAP
 Dopo aver creato le control-chart,
si definiscono le cause di fuori
controllo e del flusso di azioni
correttive
 A destra diagramma di flusso che
contiene la serie di operazioni da
seguire per poter gestire un fuori
controllo
37
SPC | Diagramma di Pareto
 Il diagramma di Pareto
permette di individuare,
tra una serie di cause,
quelle che incidono
maggiormente sul
fenomeno in esame.
 Consente di valutare su
basi oggettive le priorità
di intervento nella
soluzione dei problemi.
38
SPC | Diagramma causa effetto
 Il diagramma causa
effetto viene usato come
strumento per
individuare le cause e
quindi la soluzione del
problema.
 Mostra le relazioni tra
una caratteristica ed i
suoi fattori o cause
39
IMPROVE 4.0
CONTROLLO QUALITÀ
Vibco – Controllo qualità basato su analisi vibrazionale e della rumorosità
VIBCO | Controllo qualità basato su analisi vibrazionale e della rumorosità
 IMPROVE 4.0, attraverso il modulo «Vibco», esegue il controllo qualità basandosi
sull’analisi vibrazionale e di rumorosità.
 Vibco riesce a migliorare la qualità dei tuoi prodotti isolando e rimuovendo le
problematiche di carattere acustico.
 Le principali proprietà del sistema Vibco sono:
 Caratterizzazione dei guasti
 Acquisizione del segnale e Analisi di Fourier
 Valutazione dell’intensità sonora e del livello sonoro
 Analisi acustica in bande di ottave
41
VIBCO | Configurazione dei modelli
Vibco offre la possibilità di definire,
per ogni prodotto da collaudare,
il modello di rumore associato a
specifici fault.
L’immagine a fianco illustra la
modellazione di una cappa aspirante
con le diverse velocità.
42
VIBCO | Analisi collaudo
Per ogni collaudo si possono analizzare gli esiti ad
ogni velocità del rotore.
Selezionando le bande di frequenza elaborate, si
può visionare il relativo spettro e l’intensità sonora
rilevata.
43
VIBCO | Elenco collaudi
Ogni collaudo viene tracciato e può essere
ricercato e confrontato con gli altri.
È particolarmente curata la possibilità di
ricercare rapidamente i collaudi in base a
svariate condizioni.
44
VIBCO | Confronto collaudi
Sovrapposizione degli spettri di differenti
collaudi, e raffronto dell’intensità sonora di
banda.
Nell’immagine è evidente il rispetto della
soglia di banda definita, sull’intensità sonora.
45
VIBCO | Fuori controllo
Sovrapposizione degli spettri con evidenza di
fuori controllo, per il codice collaudo
07895131.
Confronto tra spettri buoni e non buoni,
configurazione delle soglie di rumorosità
relative.
46
VIBCO | Analisi prodotto
Analisi grafica dell’andamento dei valori di
intensità sonora rilevati per specifici
prodotti.
Visione immediata della formazione di cluster
di riferimento, per perfezionare le soglie di
fuori controllo.
47
IMPROVE 4.0
MANUTENZIONI
Manutenzione preventiva - Gestione dei CIL
GESTIONE DEI CIL | Il calendario (1/2)
Il calendario di Improve gestisce il flusso temporale delle informazioni:
 CIL per turno
 Cambi di produzione
 Viste giornaliere, settimanali, mensili
49
GESTIONE DEI CIL | Il calendario (2/2)
Dal calendario è possibile:
 Visionare o compilare le schede di rilevazione manuali
 Acquisire automaticamente dal campo
 Evidenziare le variabili fuori controllo
50
IMPROVE 4.0
MANUTENZIONI
Manutenzione professionale – Machine ledger
MACHINE LEDGER | La manutenzione professionale
 Il Machine ledger è un modulo che fa parte delle metodologie World Class
Manufacturing (WCM). Il Machine ledger è pensato per la manutenzione professionale.
 Lo scopo del Machine ledger è quello di tenere sotto controllo la manutenzione dei
macchinari, facendo emergere le cause radice dei guasti, alimentando al tempo stesso
un archivio storico.
 È l’insieme e il coordinamento di tutte le attività pensate a livello di componente, in
perfetta sintonia con gli attuali standard del WCM
 Andando più in profondità, diremo che esso è caratterizzato:
 dalla scomposizione della macchina in gruppi funzionali. Ogni componente viene classificato in
base alla sua importanza per il funzionamento della macchina stessa (classe A, B e C).
 dalle informazioni riguardanti le politiche di manutenzione da applicare
52
MACHINE LEDGER | Il calendario temporale
 La gestione delle manutenzioni schedulate consisterà in un calendario temporale ad uso
dei manutentori.
 Il manutentore potrà interagire con il calendario:
 Registrando le attività di manutenzione portate a compimento.
 Segnalando la presenza di un eventuale guasto, specificandone la causa:
 Mancanza di condizioni base
 Condizioni operative errate
 Manutenzione insufficiente
 Errore umano
 Difetto di progettazione
 Fattori esterni
 Annotando i minuti impiegati per effettuare le attività di manutenzioni previste per ogni giorno.
 Registrando un eventuale evento EWO (Emergency Work Order).
 Avendo a disposizione uno storico delle attività pregresse.
53
MACHINE LEDGER | Il portale web 1/2
Attraverso il portale web i fornitori potranno inviare le
specifiche delle manutenzioni da effettuare.
In queste specifiche verrà indicato:
 Nome della macchina
 Gruppo di appartenenza
 Sottogruppo delle parti della macchina
 Ciascun componente del sottogruppo verrà identificato
da un codice (numero progressivo).
54
MACHINE LEDGER | Il portale web 2/2
Le specifiche tecniche prevederanno anche:
 Disegno della macchina con indicazione dei singoli componenti sui quali operare la manutenzione (vedi figura);
 Descrizione del componente;
 Quantità dei componenti;
 Classe del componente (classe A, B o C);
 Un eventuale documento (pdf) nel quale saranno indicate eventuali attività di pulizia, ispezione, lubrificazione e riserraggio (CILR).
 Un eventuale documento (pdf) nel quale saranno indicate eventuali altre procedure di manutenzione standard (SMP)
 Il tipo di attività da svolgere per portare a compimento ciascuna manutenzione, TBM (Time Based Maintenance, le operazioni da
fare periodicamente) o BDM (Breakdown Maintenance, cosa fare in caso di rottura del pezzo).
 Descrizione delle manutenzioni periodiche che dovrà effettuare l’addetto alla manutenzione;
 La frequenza con la quale dovrà essere fatta l’attività pdi manutenzione prevista (FREQ).
 Durata dell’attività di manutenzione espressa in minuti (T).
 Eventuale presenza di procedure di manutenzione standard (SMP).
 Se la manutenzione deve essere eseguita a macchina che lavora o a macchina ferma (L/F).
55
IMPROVE 4.0
MANUTENZIONI
Modulo EWO
MODULO EWO | Come funziona
 Il modulo EWO consente agli operatori di segnalare qualsiasi evento che renda
necessario un intervento di manutenzione sulle macchine.
 La segnalazione potrà essere registrata attraverso un tablet, il quale avrà
accesso all’applicazione web del modulo EWO.
 L’applicazione sarà funzionante anche in modalità off-line.
57
MODULO EWO | L’interfaccia
58
Attraverso la pagina
iniziale è possibile
visionare i moduli EWO
registrati.
MODULO EWO | L’interfaccia
59
Dall’elenco dei moduli
EWO si evince già il tipo di
anomalia e l’intervento
effettuato.
MODULO EWO | L’interfaccia
60
Dall’elenco dei moduli
EWO si può andare anche
a visualizzare la «Causa
radice»
MODULO EWO | L’interfaccia
61
Attraverso questa
schermata sarà possibile
risalire alla causa radice
del problema riscontrato
e registrato.
MODULO EWO | L’interfaccia
62
Cliccando su uno dei moduli
(codice «Ordine») si potrà
accedere alla visualizzazione
della descrizione dell’anomalia
e dell’intervento
implementato per risolverla.
Si avrà anche l’opportunità di
accedere ad un «disegno»
fatto a mano, laddove
l’operatore avesse ritenuto
utile farlo, per migliorare la
descrizione dell’anomalia.
Infine, sarà possibile esportare
tutte le informazioni in
formato PDF.
IMPROVE 4.0
LOGISTICA
Kanban
KANBAN | Obiettivi e vantaggi
 OBIETTIVO
 riduzione delle scorte
 eliminazione dei tempi morti
 semplificazione delle procedure
 VANTAGGI
 riduzione notevole delle scorte;
 risposte veloci ai cambiamenti di domanda;
 miglioramento dell’accuratezza della scorta;
 semplificazione della programmazione
64
KANBAN | La logica
*
Solitamente la
produzione viene
vista come un flusso
che va da monte a
valle, dalle isole
iniziali ai montaggi
finali.
*
Tramite il Kanban si
rovescia il punto
d'osservazione e si
concepisce il
processo produttivo
come un'operazione
che va da valle a
monte.
*
Il Kanban è uno
strumento del
sistema Just in Time
utilizzato per il
reintegro delle
scorte delle fasi di
processo solo nel
momento in cui ce
n'è bisogno
65
KANBAN | I moduli software
 Il modulo Kanban di IMPROVE 4.0 si compone di 2 moduli software:
Visualizzazione delle distinta base
e richiesta approvvigionamento in
linea. Distinte visualizzate in linea
vengono acquisite dall’ERP.
Visualizzazione delle missioni di
approvvigionamento/deposito
materia prima o semilavorato da
parte dei carrellisti.
66
KANBAN | Esempio schermata
67
KANBAN | Schema
68
IMPROVE 4.0
LOGISTICA
Warehouse Management System
WMS | Obiettivi e vantaggi
 OBIETTIVO
 Ridurre il valore magazzino
 Aumentare la produttività della manodopera
 Migliorare la precisione delle spedizioni
 Aumentare la percentuale di ordini corretti
 Ridurre i costi operativi diretti
 VANTAGGI
 Visibilità sull’andamento dei prelievi in tempo reale
 Accesso, comparazioni, e statistiche su dati storici
 Possibilità di visualizzare lo stato delle attività assegnate
 Performance degli operatori
70
WMS | Integrazioni
 Il modulo WMS si integra con:
 Terminali palmari, Veicolari e Vocali
 Laser Guided Vehicles (LGV)
 Magazzini Automatici
 Fine Linea
71
WMS | Come funziona (1/3)
Il modulo WMS gestisce:
 Ricevimento merci
 identificazione articolo e codifica se non presente in accettazione
 scarico da ordine e carico magazzino fisico
 gestione lotto di produzione / scadenza
72
WMS | Come funziona (2/3)
Il modulo WMS gestisce:
 Stoccaggio
 mappatura magazzini (zona, fronte, colonna, piano)
 assegnazione automatica delle locazioni in funzione della classe del prodotto
 Integrazione con elementi automatici: magazzini a trasloelevatore, verticali, automatici
73
WMS | Come funziona (3/3)
Il modulo WMS gestisce:
 Evasione ordini e picking
 gestione prelievi per ordine o per gruppo di ordini
 esecuzione bilanciata delle liste e controllo efficienza
 suddivisione liste/ordine per tipo di prelievo e ricongiungimento
 algoritmi di ottimizzazione percorsi di prelievo
74
IMPROVE 4.0
TRACCIABILITÀ
Tracciabilità di prodotto e di processo
TRACCIABILITÀ | La tracciabilità di prodotto
 Con IMPROVE Trace ogni unità di prodotto è identificata univocamente
attraverso una matricola generata in linea. Il prodotto è tracciato lungo tutto il
ciclo produttivo, viste in tempo reale permettono di identificare ogni unità in
ogni istante.
 Lo scopo è conseguito attraverso diverse tecnologie (Barcode, QR-code, Tag-
Rfid) e integrazione con l’ERP.
76
TRACCIABILITÀ | La tracciabilità
 L'identificazione di prodotto può avvenire in linea di produzione. IMPROVE
Trace gestisce la stampa e l'applicazione automatica di etichette identificative
e caratteristiche direttamente in linea di produzione.
 IMPROVE Trace garantisce una corretta tracciabilità di prodotto.
 La nascita del prodotto è contestuale alla identificazione.
77
TRACCIABILITÀ | Energy label (1/3)
 Improve Trace permette la stampa in linea delle energy label.
 Definisce l’efficienza energetica di prodotto
 Stampa l’Energy Label
 Calcolo la classe energetica
Dall’ordine di produzione ai dati dell’energy label
78
TRACCIABILITÀ | Energy label (2/3)
 Improve Trace per la stampa delle energy label lavora nel seguente modo:
 L’ufficio tecnico definisce gli attributi del prodotto
 I dati di prodotto nel sistema di laboratorio
 Improve preleva i dati dal ERP
 Stampa in linea l’etichetta corretta alla
nascita del prodotto
79
TRACCIABILITÀ | Energy label (3/3)
 Improve Trace, concludendo, può:
 stampare in linea la tabella Product information requirements, prelevando i dati
dall’anagrafica del ERPI dati di prodotto nel sistema di laboratorio
 Calcolare gli indici e la classe energetica EEI (Energy Efficiency Index), AEC (Annual
Electric Cons), GFE (Grease Filtering Efficiency), etc
80
IMPROVE 4.0
SUPPORTO OPERATORI
Pick to light
PICK TO LIGHT | Sistemi disponibili
Sistema con
Led e display
Sistema con
Led e
indicazione
«su/giù»
Sistema con
Led semplice
82
PICK TO LIGHT | Come funziona
 Il Sistema Pick-to-light guida gli operatori attraverso gli scaffali che contengono
gli utensili che essi dovranno utilizzare per assemblare i vari prodotti.
 Ad ogni scaffale è associato un LED molto visibile che permetterà all’operatore
di conoscere, passo passo, l’ordine delle azioni che dovrà compiere.
 Lavorando in questa modalità non si perde tempo alla ricerca dei vari oggetti o
nella lettura di istruzioni.
83
PICK TO LIGHT | Come funziona
84
PICK TO LIGHT | Vantaggi (1/2)
 Significativo aumento della qualità e velocità per la raccolta e lo smistamento
 Riduzione dei tempi di formazione del nuovo personale
 Gestione più razionale del sistema di gestione dell’inventario
 La comunicazione avviene via ethernet
85
PICK TO LIGHT | Vantaggi (2/2)
 La logica di funzionamento del software viene concordata con il cliente: varietà
degli scenari d’uso possibili
 Si possono utilizzare luci di diverso colore, il cui significato può assumere
diversi connotati (ad esempio colori diversi per diversi operatori)
 È anche possibile dare ulteriori indicazioni all’utente: il pick-to-light infatti, nella
variante più estesa, può fornire anche indicazioni numeriche, le quali possono,
ad esempio, essere relative al numero di oggetti da utilizzare da un certo
scaffale.
86
IMPROVE 4.0
SUPPORTO OPERATORI
Visual SOP
VISUAL SOP | Vantaggi
88
Il Visual SOP di Next consente di:
- evitare la scrittura di lunghi manuali cartacei
- snellire la formazione e il trasferimento di conoscenze,
- migliorare la trasparenza e la conformità,
- consentono l'automazione,
- ridurre i costi, evitando guasti costosi.
L'operatore dovrà leggere i codici a barre
relativi alle mansioni che dovrà svolgere.
Ogni mansione è associata ad un codice a
barre, quindi ad un pdf.
Ciascun codice scansionato genera una pagina pdf.
Questi pdf che possono essere visualizzati in
successione, secondo la tempistica prevista per
quella mansione.
IMPROVE 4.0
SICUREZZA
Modulo S-EWO
MODULO S-EWO | Come funziona
 Il modulo S-EWO è una delle attività previste dalle metodologie del World Class
Manufacturing (WCM). il prefisso “S” sta per “Safety“, indicando il fatto che
questo modulo non è dedicato alle macchine (come il modulo EWO), ma alle
persone, o meglio, alla sicurezza dei lavoratori.
 Il modulo S-EWO è dedicato alla prevenzione degli infortuni, facendo
emergere le possibili cause di criticità in tema di sicurezza sul lavoro.
90
Attraverso il modulo S-EWO potrebbe essere segnalato uno scalino
scivoloso, oppure una mensola non ben fissata a alla parete e che quindi
rischia di cadere addosso a qualcuno, ecc…
Esempio
MODULO S-EWO | Come funziona
 Il modulo S-EWO consente a qualsiasi operatore che sia stato dotato di
appropriato device (ad esempio un tablet), di registrare, descrivere e
documentare qualsiasi situazione ritenuta fonte di pericolo per la sicurezza del
lavoro:
 Infortuni
 situazioni potenzialmente pericolose
 Il tablet avrà accesso all’applicazione web del modulo S-EWO, la quale sarà
funzionante anche in modalità off-line.
91
MODULO S-EWO | Come funziona
Attraverso la pagina iniziale
dell’applicazione web, sarà
possibile visionare i moduli S-
EWO registrati.
92
MODULO S-EWO | Come funziona
Nella schermata che segue,
viene riportata la lista dei
moduli S-EWO registrati.
Contestualmente viene fornito
il nome del compilatore, la data
di registrazione e il nome di
colui che dovrà gestire la
soluzione della situazione
problematica registrata.
93
MODULO S-EWO | Come funziona
Cliccando su uno dei moduli, si
potrà accedere alla descrizione
dell’infortunio o della situazione
potenzialmente pericolosa
segnalata.
Verrà quindi fornita l’indicazione
della gravità, la descrizione
(attraverso il sistema delle 5W +
1H) e, se disponibili, si potranno
visionare delle foto che andranno
ulteriormente a descrivere
l’infortunio/situazione.
94
MODULO S-EWO | Come funziona
Ogni modulo potrà essere
convertito in formato PDF.
Nel PDF saranno presenti tutte le
informazioni già visionate
attraverso l’interfaccia del
software: analisi delle 5W + 1H,
parti del corpo coinvolte
nell’infortunio, ecc..
Sarà presente anche la firma del
compilatore del modulo.
Nel PDF verrà indicata anche
l’azione correttiva scelta e la
firma del responsabile e del
direttore di stabilimento.
E infine saranno visionabili anche
le foto caricate nel modulo.
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 Come abbiamo detto il reparto «Ricerca e sviluppo» è sempre al lavoro.
 Il nostro interesse al momento è rivolto soprattutto a:
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 Machine learning
 Chat bot
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Machine learning:
attraverso il grande flusso
di dati si forma la base per
la creazione di algoritmi
che possono imparare e
fare previsioni e, infine,
prendere decisioni.
Chat bot: Big data e machine
learning permetteranno lo
sviluppo di una comunicazione
più avanzata Human2Machine,
grazie alla comprensione del
linguaggio naturale.Smart glasses: questi devices innovativi
porteranno ad una rivoluzione sia nell’operatività
dei lavoratori, sia nella riduzione degli sprechi di
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  • 8. OEE | Concetti chiave 1/3 8 Perdita qualità GIALLO Perdita velocità BLU Perdita fermate ROSSO OEE 73% VERDE Lettura Immediata dell’andamento e delle cause di inefficienza. Dagli istogrammi vediamo come il giallo descriva le perdite di produzione in termini di qualità; il blu le carenze legate alla velocità; il rosso le carenze legate alle fermate. In verde, quindi, il dato relativo all’efficienza OEE.
  • 9. OEE | Concetti chiave 2/3  Cosa possiamo sapere? Ad esempio cosa è accaduto e perché!  Dai rendimenti alle cause di inefficienza, classificate attraverso grafici di Pareto che evidenziano immediatamente gli eventi più frequenti. Pezzi prodotti Scarti Disponibilità e fermate OEE e rendimenti Indicatore grafico pezzi prodotti 9
  • 10. OEE | Concetti chiave 3/3  Il calcolo dell’OEE permette di individuare e quantificare le maggiori perdite di produzione degli impianti e monitorare l’efficienza dei processi produttivi.  Esso mette in relazione la produzione reale di un impianto produttivo con la produzione teorica per cui è stato progettato e realizzato.  La differenza tra questi due valori rappresenta la perdita di produzione in termini di: RF = Disponibilità (Tempo) RV = Rendimento (Velocità) RQ = Qualità  L’OEE si semplifica nella moltiplicazione degli indici appena descritti, quindi: OEE = RF * RV * RQ 10
  • 11. OEE | Come si calcola (schema) OEE = RF * RV * RQ Disponibilità (tempo) Rendimento (velocità) Qualità Tempo Totale Pause Program.Tempo teorico disponibile per produrre Fermi - GuastiTempo effettivo di produzione Attese-RallentamentiProduzione Effettiva Produzione Effettiva ScartiProduzione Conforme Tempo teorico disponibile per produrre Produzione Teorica RF RV RQ 11
  • 12. OEE | Come funziona 1/2  Improve si interfaccia con l’ERP (es. SAP) richiedendo i dati dell’ordine di produzione.  SAP restituisce quindi i seguenti dati:  Ordine di produzione  Codice modello  Quantità  TempoCicloStandard  Numero persone 12
  • 13. OEE | Come funziona 2/2  Improve trasferisce i dati dell’Ordine di Produzione al proprio database e li mette in relazione con i dati che arrivano dal campo, cioè dall’operatore o dal PLC.  In questa maniera, per ogni Ordine di Produzione riesce ad avere:  Numero pezzi prodotti  Numero fermi  Numero non conformità  Takt-time 13
  • 14. OEE | Come funziona (schema) Ordine di prod., codice modello, quantità, TempoCicloStandard, n. persone Improve SAP Database Perogniordinediproduzione N. pezzi N. fermi N. scarti Takt-time OEE 14 Richiesta dati
  • 15. IMPROVE 4.0 MONITORAGGIO IMPIANTI Andon: Monitoraggio dell’efficienza in real time
  • 16. ANDON | L’efficienza in linea  Cosa troviamo sul campo?  Un tabellone (maxi schermo)  Uno schermo touch  Un barcode reader  Un PLC  Dove?  Lungo ogni linea 16
  • 17. ANDON| Schermate del tabellone 17
  • 18. ANDON | Il touch screen (1/2) 18
  • 19. ANDON | Il touch screen (2/2) 19
  • 20. ANDON | Controllo real time 1/2  Controllo real time  In ufficio, il responsabile di processo, può controllare in ogni istante l’andamento produttivo di ogni singola linea 20
  • 21. ANDON | Controllo real time 2/2 21
  • 22. ANDON | Lo schema Server SAP Server Improve RFC Linea 1 Linea 2 Linea n. PLC Tabellone Touch screen Tabellone Touch screen Tabellone Touch screen Ethernet uffici 22
  • 23. ANDON | I dati dell’Andon  Tutta la logica del sistema Andon è mirata a quantificare i seguenti dati:  Contare i pezzi: SAP comunica con l’Andon i pezzi lavorati al collaudo. L’operatore, attraverso uno scanner, comunica all’Andon il numero di matricola del pezzo. Sugli impianti robotizzati, questo dato può essere ottenuto tramite PLC di linea.  Contare le fermate: l’operatore, attraverso un touch screen comunica all’Andon il numero di fermate. Sugli impianti robotizzati, questo dato può essere ottenuto tramite PLC di linea.  Contare le non conformità: l’operatore, attraverso un touch screen comunica all’Andon il numero di non conformità. Sugli impianti robotizzati, questo dato può essere ottenuto tramite PLC di linea. 23
  • 24. ANDON | Il conta pezzi Server SAP Server Improve RFC Matricola Matricola Conta i pezzi 24
  • 25. ANDON | Conta inizio/fine fermo Server Improve Ethernet Touch screen operatore Inizio/fine fermo e cause Conta fermi/pause Inizio/fine fermo e cause 25
  • 26. ANDON | Conta non conformità Server Improve Ethernet Touch screen operatore Non conformità Conta non conformità Non conformità 26
  • 28. CONSUMI ENERGETICI | Acquisizione dati  IMPROVE 4.0 acquisisce i dati energetici attraverso il DCS di impianto o in collegamento diretto a sensori ubicati presso i punti critici. 28
  • 29. CONSUMI ENERGETICI | Alcune schermate  Visualizzazione su pannelli LED real-time dei dati acquisiti ed elaborati.  Visualizzazione real-time degli andamenti e delle carte di controllo di sintesi. 29
  • 30. IMPROVE 4.0 MONITORAGGIO IMPIANTI / CONTROLLO QUALITÀ SPC: Controllo Statistico di Processo
  • 31. SPC | Tecniche e applicazioni  L’SPC è l’applicazione di tecniche statistiche per comprendere ed analizzare la variabilità di un processo.  Esse consentono di determinare e interpretare performance e cause dei "cambiamenti indesiderati" rispetto al normale funzionamento del processo in analisi. Le tecniche statistiche applicate sono: • Diagrammi di Pareto • Carte di Controllo • Diagrammi causa effetto • Action Plan Alcune possibili applicazioni sono: • Verifiche dei controlli di processo • Analisi di correlazione tra processi • Interventi correttivi • Valutazione degli impianti 31
  • 32. SPC | Le carte di controllo (1/5)  Le carte di controllo sono un insieme di modelli statistici che permettono di prevedere eventuali scostamenti rispetto a valori di riferimento. Per Variabili Utilizzano misure quantitative Per Attributi Utilizzano misure qualitative • Carta X e R - Media e escursione • Carta X e S - Media e deviazione standard • Carta Moving Range - Media e variazione mobile • Carta p - frazioni di non conformi • Carta np - numero di non conformi • Carta c - numero di non conformità • Carta u - numero di non conformità per unità Altri tipi di carte • CUSUM (Cumulative SUM) - a memoria illimitata uniforme. • EWMA (Exponential Weighted Moving Averange) - a memoria illimitata non uniforme. 32
  • 33. SPC | Le carte di controllo (2/5)  Il responsabile di processo può definire le variabili delle carte di controllo, cioè definire il concetto di fuori controllo. 33
  • 34. SPC | Le carte di controllo (3/5)  Nell’immagine della slide precedente si può vedere come le possibili oscillazioni di ciascuna variabile vengano descritte attraverso dei colori che ne indicano la diversa idoneità ai parametri stabiliti dal responsabile di processo.  Le zone rosse stanno ad indicare dei valori negativi che vanno ad inficiare la qualità del prodotto o altri aspetti del processo produttivo. 34
  • 35. SPC | Le carte di controllo (4/5)  Data questa configurazione, si passa alla fase successiva: l’acquisizione dei dati.  Questa avviene in due modi: alcuni dati vengono acquisiti direttamente dal sistema; altri vengono acquisiti manualmente dall’operatore. 35
  • 36. SPC | Le carte di controllo (5/5)  Per ogni variabile è possibile redigere la carta di controllo con i suoi valori nel tempo. Sarà dunque possibile verificare visivamente eventuali fuori controllo. 36
  • 37. SPC | OCAP  Dopo aver creato le control-chart, si definiscono le cause di fuori controllo e del flusso di azioni correttive  A destra diagramma di flusso che contiene la serie di operazioni da seguire per poter gestire un fuori controllo 37
  • 38. SPC | Diagramma di Pareto  Il diagramma di Pareto permette di individuare, tra una serie di cause, quelle che incidono maggiormente sul fenomeno in esame.  Consente di valutare su basi oggettive le priorità di intervento nella soluzione dei problemi. 38
  • 39. SPC | Diagramma causa effetto  Il diagramma causa effetto viene usato come strumento per individuare le cause e quindi la soluzione del problema.  Mostra le relazioni tra una caratteristica ed i suoi fattori o cause 39
  • 40. IMPROVE 4.0 CONTROLLO QUALITÀ Vibco – Controllo qualità basato su analisi vibrazionale e della rumorosità
  • 41. VIBCO | Controllo qualità basato su analisi vibrazionale e della rumorosità  IMPROVE 4.0, attraverso il modulo «Vibco», esegue il controllo qualità basandosi sull’analisi vibrazionale e di rumorosità.  Vibco riesce a migliorare la qualità dei tuoi prodotti isolando e rimuovendo le problematiche di carattere acustico.  Le principali proprietà del sistema Vibco sono:  Caratterizzazione dei guasti  Acquisizione del segnale e Analisi di Fourier  Valutazione dell’intensità sonora e del livello sonoro  Analisi acustica in bande di ottave 41
  • 42. VIBCO | Configurazione dei modelli Vibco offre la possibilità di definire, per ogni prodotto da collaudare, il modello di rumore associato a specifici fault. L’immagine a fianco illustra la modellazione di una cappa aspirante con le diverse velocità. 42
  • 43. VIBCO | Analisi collaudo Per ogni collaudo si possono analizzare gli esiti ad ogni velocità del rotore. Selezionando le bande di frequenza elaborate, si può visionare il relativo spettro e l’intensità sonora rilevata. 43
  • 44. VIBCO | Elenco collaudi Ogni collaudo viene tracciato e può essere ricercato e confrontato con gli altri. È particolarmente curata la possibilità di ricercare rapidamente i collaudi in base a svariate condizioni. 44
  • 45. VIBCO | Confronto collaudi Sovrapposizione degli spettri di differenti collaudi, e raffronto dell’intensità sonora di banda. Nell’immagine è evidente il rispetto della soglia di banda definita, sull’intensità sonora. 45
  • 46. VIBCO | Fuori controllo Sovrapposizione degli spettri con evidenza di fuori controllo, per il codice collaudo 07895131. Confronto tra spettri buoni e non buoni, configurazione delle soglie di rumorosità relative. 46
  • 47. VIBCO | Analisi prodotto Analisi grafica dell’andamento dei valori di intensità sonora rilevati per specifici prodotti. Visione immediata della formazione di cluster di riferimento, per perfezionare le soglie di fuori controllo. 47
  • 49. GESTIONE DEI CIL | Il calendario (1/2) Il calendario di Improve gestisce il flusso temporale delle informazioni:  CIL per turno  Cambi di produzione  Viste giornaliere, settimanali, mensili 49
  • 50. GESTIONE DEI CIL | Il calendario (2/2) Dal calendario è possibile:  Visionare o compilare le schede di rilevazione manuali  Acquisire automaticamente dal campo  Evidenziare le variabili fuori controllo 50
  • 52. MACHINE LEDGER | La manutenzione professionale  Il Machine ledger è un modulo che fa parte delle metodologie World Class Manufacturing (WCM). Il Machine ledger è pensato per la manutenzione professionale.  Lo scopo del Machine ledger è quello di tenere sotto controllo la manutenzione dei macchinari, facendo emergere le cause radice dei guasti, alimentando al tempo stesso un archivio storico.  È l’insieme e il coordinamento di tutte le attività pensate a livello di componente, in perfetta sintonia con gli attuali standard del WCM  Andando più in profondità, diremo che esso è caratterizzato:  dalla scomposizione della macchina in gruppi funzionali. Ogni componente viene classificato in base alla sua importanza per il funzionamento della macchina stessa (classe A, B e C).  dalle informazioni riguardanti le politiche di manutenzione da applicare 52
  • 53. MACHINE LEDGER | Il calendario temporale  La gestione delle manutenzioni schedulate consisterà in un calendario temporale ad uso dei manutentori.  Il manutentore potrà interagire con il calendario:  Registrando le attività di manutenzione portate a compimento.  Segnalando la presenza di un eventuale guasto, specificandone la causa:  Mancanza di condizioni base  Condizioni operative errate  Manutenzione insufficiente  Errore umano  Difetto di progettazione  Fattori esterni  Annotando i minuti impiegati per effettuare le attività di manutenzioni previste per ogni giorno.  Registrando un eventuale evento EWO (Emergency Work Order).  Avendo a disposizione uno storico delle attività pregresse. 53
  • 54. MACHINE LEDGER | Il portale web 1/2 Attraverso il portale web i fornitori potranno inviare le specifiche delle manutenzioni da effettuare. In queste specifiche verrà indicato:  Nome della macchina  Gruppo di appartenenza  Sottogruppo delle parti della macchina  Ciascun componente del sottogruppo verrà identificato da un codice (numero progressivo). 54
  • 55. MACHINE LEDGER | Il portale web 2/2 Le specifiche tecniche prevederanno anche:  Disegno della macchina con indicazione dei singoli componenti sui quali operare la manutenzione (vedi figura);  Descrizione del componente;  Quantità dei componenti;  Classe del componente (classe A, B o C);  Un eventuale documento (pdf) nel quale saranno indicate eventuali attività di pulizia, ispezione, lubrificazione e riserraggio (CILR).  Un eventuale documento (pdf) nel quale saranno indicate eventuali altre procedure di manutenzione standard (SMP)  Il tipo di attività da svolgere per portare a compimento ciascuna manutenzione, TBM (Time Based Maintenance, le operazioni da fare periodicamente) o BDM (Breakdown Maintenance, cosa fare in caso di rottura del pezzo).  Descrizione delle manutenzioni periodiche che dovrà effettuare l’addetto alla manutenzione;  La frequenza con la quale dovrà essere fatta l’attività pdi manutenzione prevista (FREQ).  Durata dell’attività di manutenzione espressa in minuti (T).  Eventuale presenza di procedure di manutenzione standard (SMP).  Se la manutenzione deve essere eseguita a macchina che lavora o a macchina ferma (L/F). 55
  • 57. MODULO EWO | Come funziona  Il modulo EWO consente agli operatori di segnalare qualsiasi evento che renda necessario un intervento di manutenzione sulle macchine.  La segnalazione potrà essere registrata attraverso un tablet, il quale avrà accesso all’applicazione web del modulo EWO.  L’applicazione sarà funzionante anche in modalità off-line. 57
  • 58. MODULO EWO | L’interfaccia 58 Attraverso la pagina iniziale è possibile visionare i moduli EWO registrati.
  • 59. MODULO EWO | L’interfaccia 59 Dall’elenco dei moduli EWO si evince già il tipo di anomalia e l’intervento effettuato.
  • 60. MODULO EWO | L’interfaccia 60 Dall’elenco dei moduli EWO si può andare anche a visualizzare la «Causa radice»
  • 61. MODULO EWO | L’interfaccia 61 Attraverso questa schermata sarà possibile risalire alla causa radice del problema riscontrato e registrato.
  • 62. MODULO EWO | L’interfaccia 62 Cliccando su uno dei moduli (codice «Ordine») si potrà accedere alla visualizzazione della descrizione dell’anomalia e dell’intervento implementato per risolverla. Si avrà anche l’opportunità di accedere ad un «disegno» fatto a mano, laddove l’operatore avesse ritenuto utile farlo, per migliorare la descrizione dell’anomalia. Infine, sarà possibile esportare tutte le informazioni in formato PDF.
  • 64. KANBAN | Obiettivi e vantaggi  OBIETTIVO  riduzione delle scorte  eliminazione dei tempi morti  semplificazione delle procedure  VANTAGGI  riduzione notevole delle scorte;  risposte veloci ai cambiamenti di domanda;  miglioramento dell’accuratezza della scorta;  semplificazione della programmazione 64
  • 65. KANBAN | La logica * Solitamente la produzione viene vista come un flusso che va da monte a valle, dalle isole iniziali ai montaggi finali. * Tramite il Kanban si rovescia il punto d'osservazione e si concepisce il processo produttivo come un'operazione che va da valle a monte. * Il Kanban è uno strumento del sistema Just in Time utilizzato per il reintegro delle scorte delle fasi di processo solo nel momento in cui ce n'è bisogno 65
  • 66. KANBAN | I moduli software  Il modulo Kanban di IMPROVE 4.0 si compone di 2 moduli software: Visualizzazione delle distinta base e richiesta approvvigionamento in linea. Distinte visualizzate in linea vengono acquisite dall’ERP. Visualizzazione delle missioni di approvvigionamento/deposito materia prima o semilavorato da parte dei carrellisti. 66
  • 67. KANBAN | Esempio schermata 67
  • 70. WMS | Obiettivi e vantaggi  OBIETTIVO  Ridurre il valore magazzino  Aumentare la produttività della manodopera  Migliorare la precisione delle spedizioni  Aumentare la percentuale di ordini corretti  Ridurre i costi operativi diretti  VANTAGGI  Visibilità sull’andamento dei prelievi in tempo reale  Accesso, comparazioni, e statistiche su dati storici  Possibilità di visualizzare lo stato delle attività assegnate  Performance degli operatori 70
  • 71. WMS | Integrazioni  Il modulo WMS si integra con:  Terminali palmari, Veicolari e Vocali  Laser Guided Vehicles (LGV)  Magazzini Automatici  Fine Linea 71
  • 72. WMS | Come funziona (1/3) Il modulo WMS gestisce:  Ricevimento merci  identificazione articolo e codifica se non presente in accettazione  scarico da ordine e carico magazzino fisico  gestione lotto di produzione / scadenza 72
  • 73. WMS | Come funziona (2/3) Il modulo WMS gestisce:  Stoccaggio  mappatura magazzini (zona, fronte, colonna, piano)  assegnazione automatica delle locazioni in funzione della classe del prodotto  Integrazione con elementi automatici: magazzini a trasloelevatore, verticali, automatici 73
  • 74. WMS | Come funziona (3/3) Il modulo WMS gestisce:  Evasione ordini e picking  gestione prelievi per ordine o per gruppo di ordini  esecuzione bilanciata delle liste e controllo efficienza  suddivisione liste/ordine per tipo di prelievo e ricongiungimento  algoritmi di ottimizzazione percorsi di prelievo 74
  • 76. TRACCIABILITÀ | La tracciabilità di prodotto  Con IMPROVE Trace ogni unità di prodotto è identificata univocamente attraverso una matricola generata in linea. Il prodotto è tracciato lungo tutto il ciclo produttivo, viste in tempo reale permettono di identificare ogni unità in ogni istante.  Lo scopo è conseguito attraverso diverse tecnologie (Barcode, QR-code, Tag- Rfid) e integrazione con l’ERP. 76
  • 77. TRACCIABILITÀ | La tracciabilità  L'identificazione di prodotto può avvenire in linea di produzione. IMPROVE Trace gestisce la stampa e l'applicazione automatica di etichette identificative e caratteristiche direttamente in linea di produzione.  IMPROVE Trace garantisce una corretta tracciabilità di prodotto.  La nascita del prodotto è contestuale alla identificazione. 77
  • 78. TRACCIABILITÀ | Energy label (1/3)  Improve Trace permette la stampa in linea delle energy label.  Definisce l’efficienza energetica di prodotto  Stampa l’Energy Label  Calcolo la classe energetica Dall’ordine di produzione ai dati dell’energy label 78
  • 79. TRACCIABILITÀ | Energy label (2/3)  Improve Trace per la stampa delle energy label lavora nel seguente modo:  L’ufficio tecnico definisce gli attributi del prodotto  I dati di prodotto nel sistema di laboratorio  Improve preleva i dati dal ERP  Stampa in linea l’etichetta corretta alla nascita del prodotto 79
  • 80. TRACCIABILITÀ | Energy label (3/3)  Improve Trace, concludendo, può:  stampare in linea la tabella Product information requirements, prelevando i dati dall’anagrafica del ERPI dati di prodotto nel sistema di laboratorio  Calcolare gli indici e la classe energetica EEI (Energy Efficiency Index), AEC (Annual Electric Cons), GFE (Grease Filtering Efficiency), etc 80
  • 82. PICK TO LIGHT | Sistemi disponibili Sistema con Led e display Sistema con Led e indicazione «su/giù» Sistema con Led semplice 82
  • 83. PICK TO LIGHT | Come funziona  Il Sistema Pick-to-light guida gli operatori attraverso gli scaffali che contengono gli utensili che essi dovranno utilizzare per assemblare i vari prodotti.  Ad ogni scaffale è associato un LED molto visibile che permetterà all’operatore di conoscere, passo passo, l’ordine delle azioni che dovrà compiere.  Lavorando in questa modalità non si perde tempo alla ricerca dei vari oggetti o nella lettura di istruzioni. 83
  • 84. PICK TO LIGHT | Come funziona 84
  • 85. PICK TO LIGHT | Vantaggi (1/2)  Significativo aumento della qualità e velocità per la raccolta e lo smistamento  Riduzione dei tempi di formazione del nuovo personale  Gestione più razionale del sistema di gestione dell’inventario  La comunicazione avviene via ethernet 85
  • 86. PICK TO LIGHT | Vantaggi (2/2)  La logica di funzionamento del software viene concordata con il cliente: varietà degli scenari d’uso possibili  Si possono utilizzare luci di diverso colore, il cui significato può assumere diversi connotati (ad esempio colori diversi per diversi operatori)  È anche possibile dare ulteriori indicazioni all’utente: il pick-to-light infatti, nella variante più estesa, può fornire anche indicazioni numeriche, le quali possono, ad esempio, essere relative al numero di oggetti da utilizzare da un certo scaffale. 86
  • 88. VISUAL SOP | Vantaggi 88 Il Visual SOP di Next consente di: - evitare la scrittura di lunghi manuali cartacei - snellire la formazione e il trasferimento di conoscenze, - migliorare la trasparenza e la conformità, - consentono l'automazione, - ridurre i costi, evitando guasti costosi. L'operatore dovrà leggere i codici a barre relativi alle mansioni che dovrà svolgere. Ogni mansione è associata ad un codice a barre, quindi ad un pdf. Ciascun codice scansionato genera una pagina pdf. Questi pdf che possono essere visualizzati in successione, secondo la tempistica prevista per quella mansione.
  • 90. MODULO S-EWO | Come funziona  Il modulo S-EWO è una delle attività previste dalle metodologie del World Class Manufacturing (WCM). il prefisso “S” sta per “Safety“, indicando il fatto che questo modulo non è dedicato alle macchine (come il modulo EWO), ma alle persone, o meglio, alla sicurezza dei lavoratori.  Il modulo S-EWO è dedicato alla prevenzione degli infortuni, facendo emergere le possibili cause di criticità in tema di sicurezza sul lavoro. 90 Attraverso il modulo S-EWO potrebbe essere segnalato uno scalino scivoloso, oppure una mensola non ben fissata a alla parete e che quindi rischia di cadere addosso a qualcuno, ecc… Esempio
  • 91. MODULO S-EWO | Come funziona  Il modulo S-EWO consente a qualsiasi operatore che sia stato dotato di appropriato device (ad esempio un tablet), di registrare, descrivere e documentare qualsiasi situazione ritenuta fonte di pericolo per la sicurezza del lavoro:  Infortuni  situazioni potenzialmente pericolose  Il tablet avrà accesso all’applicazione web del modulo S-EWO, la quale sarà funzionante anche in modalità off-line. 91
  • 92. MODULO S-EWO | Come funziona Attraverso la pagina iniziale dell’applicazione web, sarà possibile visionare i moduli S- EWO registrati. 92
  • 93. MODULO S-EWO | Come funziona Nella schermata che segue, viene riportata la lista dei moduli S-EWO registrati. Contestualmente viene fornito il nome del compilatore, la data di registrazione e il nome di colui che dovrà gestire la soluzione della situazione problematica registrata. 93
  • 94. MODULO S-EWO | Come funziona Cliccando su uno dei moduli, si potrà accedere alla descrizione dell’infortunio o della situazione potenzialmente pericolosa segnalata. Verrà quindi fornita l’indicazione della gravità, la descrizione (attraverso il sistema delle 5W + 1H) e, se disponibili, si potranno visionare delle foto che andranno ulteriormente a descrivere l’infortunio/situazione. 94
  • 95. MODULO S-EWO | Come funziona Ogni modulo potrà essere convertito in formato PDF. Nel PDF saranno presenti tutte le informazioni già visionate attraverso l’interfaccia del software: analisi delle 5W + 1H, parti del corpo coinvolte nell’infortunio, ecc.. Sarà presente anche la firma del compilatore del modulo. Nel PDF verrà indicata anche l’azione correttiva scelta e la firma del responsabile e del direttore di stabilimento. E infine saranno visionabili anche le foto caricate nel modulo. 95
  • 96.  Come abbiamo detto il reparto «Ricerca e sviluppo» è sempre al lavoro.  Il nostro interesse al momento è rivolto soprattutto a:  Jk  Machine learning  Chat bot  Smart glasses NeXT | WORK IN PROGRESS 104 Machine learning: attraverso il grande flusso di dati si forma la base per la creazione di algoritmi che possono imparare e fare previsioni e, infine, prendere decisioni. Chat bot: Big data e machine learning permetteranno lo sviluppo di una comunicazione più avanzata Human2Machine, grazie alla comprensione del linguaggio naturale.Smart glasses: questi devices innovativi porteranno ad una rivoluzione sia nell’operatività dei lavoratori, sia nella riduzione degli sprechi di tempo e miglioramento dell’efficienza. Intelligenza artificiale Intelligenza artificiale Internet of things
  • 97. Restiamo in contatto 106 Project manager Sales Sito web: www.mynext.it/ Linkedin: www.linkedin.com/company/next-srl Twitter: twitter.com/MyNextIt Google+: plus.google.com/+NeXTsrlMaiolatiSpontini Nicola Bergantino n.bergantino@mynext.it tel: 3774246814 Giampiero Giannoni g.giannoni@mynext.it tel: 3387633786 Via Ancona 55/A 60030 Castelbellino (AN) Tel: +39 0731.696646 Lorenzo Bravi l.bravi@mynext.it tel: 3403019431 Contatti Indirizzi