Memory Alpha
Advertisement
File:McCoyKatra.jpg

Spock trasferisce il proprio katra nel dottor McCoy nel 2285

Il katra, o spirito vivente, è l'essenza della mente Vulcaniana e può essere trasferito in un'altra persona prima di morire.

L'esistenza del katra fu controversa, per usare un eufemismo; molti Vulcaniani pensavano che non fosse altro che un mito, ma un piccolo gruppo di Vulcaniani conosciuti come Syrranniti credevano nella sua esistenza. Nel 2154, accadde un fatto che portò l'esistenza del katra all'attenzione del popolo Vulcaniano e dei suoi capi, l'Alto Comando Vulcaniano.

La leggenda vuole che gli antichi Vulcaniani usassero un'arca katrica ove preservare il katra. Alcune di queste arche furono scoperte nel monastero di P'Jem secoli prima. Sebbene fossero state analizzate dagli scienziati Vulcaniani (uno di loro tentò anche di fondersi con un'arca), non si poté stabilire che contenessero effettivamente il katra.

Suraks katra

Il katra di Surak nella mente di Jonathan Archer nel 2154

Un katra famoso fu quello di Surak, il fondatore e padre della filosofia vulcaniana. Sebbene Sarek morì nel IV secolo, il suo katra sopravvisse fino al 2154 quando fu ospitato per un breve tempo da un Umano, il Capitano Jonathan Archer, prima di esser trasferito in un sacerdote Vulcaniano. La riapparsa del katra di Surak fu basilare per l'ascesa del potere di T'Pau e della successiva riorganizzazione del governo e della società Vulcaniani.

Quando un katra viene trasferito in una persona, egli o ella beneficerà delle esperienze della persona dalla quale deriva il katra. Poiché il katra può offrire resistenza al trasferimento, la procedura non è senza rischi e dev'essere eseguita seguendo un rituale specifico. I non-Vulcaniani possono sperimentare effetti collaterali come una sorta di personalità multipla. Gli Umani sono particolarmente vulnerabili a causa dello shock molto forte che un trasferimento può provocare al loro sistema nervoso. Il rendere il katra ad un Vulcaniano viene preferibilmente fatto da un sacerdote Vulcaniano con esperienza soddisfacente di katra. (ENT: "La Fornace", "Risvegli", "Il Kir'Shara")

I Vulcaniani possono iniziare un trasferimento del proprio katra mettendo una mano sulla testa di colui che lo riceverà e piazzando le dita in punti precisi. Attraverso una fusione mentale, un Vulcaniano può sapere se qualcuno ha ricevuto un katra.

Il katra può esser restituito quando una persona è morta ed il suo Katra è stato trasferito in qualcuno, se la famiglia di quella persona lo desidera. Questo rituale è chiamato fal-tor-pan, che letteralmente significa "la rifusione". Si tratta di un rituale eseguito molto raramente. L'ultima volta è stata nel 2285 quando il corpo rigenerato di Spock fu ritrovato su Genesis e riportato sul Monte Seleya, dove il suo katra venne trasferito dal dottor McCoy nel suo corpo.

Il trasferimento del katra di qualcuno non viene praticato regolarmente e viene effettuato solo in presenza di circostanze particolari. Quando un umano riceve un katra, gli effetti possono essere annullati dal lexorin, ma solo per un breve periodo di tempo. Il katra dovrà poi essere trasferito in qualcun altro. Verso il 2369 l'esistenza del katra era conosciuta dalla maggior parte degli ambienti medici. (Star Trek III: Alla ricerca di Spock; VOY: "Il ciclo della vita"; DS9: "Il clandestino")

Trasferimenti di katra degni di nota[]

  • Nel 2154, il katra di Surak fu trasferito da Syrran nel capitano Jonathan Archer dopo la distruzione a causa di un bombardamento dell'ambasciata terrestre su Vulcano. Dopo quattro giorni il katra fu trasferito in un sacerdote Vulcaniano. (ENT: "La Fornace", "Risvegli", "Il Kir'Shara")
Non è chiaro cosa ne fu del katra di Surak in seguito.
  • Nel 2285, Spock trasferì il proprio katra nel dottor McCoy pochi momenti prima di entrare nella stanza radioattiva in modo da dare la possibilità alla USS Enterprise di riavere la curvatura, fuggire quindi dalla Nebulosa Mutara prima che il Dispositivo Genesis venisse detonato. Spock morì a causa dall'avvelenamento da radiazione ed il suo corpo fu affidato allo spazio usando un siluro fotonico appositamente modificato. Il siluro atterrò sul pianeta Genesis che si stava formando, comunque, e fu lì che il suo corpo rigenerato fu poi ritrovato e riportato su Vulcano. Ivi, sul Monte Seleya, venne eseguito il rituale del fal-tor-pan da T'Lar dietro richiesta di Sarek, suo padre, per riunire il katra, ospitato dal dottor McCoy, al corpo. (Star Trek II: L'ira di Khan; Star Trek III: Alla ricerca di Spock)
È possibile che i trasferimenti di katra non fossero trasferimenti completi ma piuttosto una copia delle informazioni, qualcosa di simile alla copia di un file al posto di un suo spostamento. Spock ritornò ad essere pienamente funzionale con tutti i propri ricordi dopo il trasferimento del suo katra al dottor McCoy e questo non sarebbe stato possibile se tutto ciò che lui era mentalmente fosse stato rimosso.

Apocrifo[]

  • Nella serie di romanzi Star Trek: Vanguard, l'ufficiale scientifico Vulcaniano T'Prynn è una val'reth. Detiene il katra di un'altra persona, il suo promesso Sten, ch'ella ha sfidato con il kal-if-fee. Contro la volontà di lei, Sten ha trasferito il proprio katra nella mente della donna prima di morire ed esso si è rifiutato di lasciare la sua mente finché ella non si sottometterà al suo volere. Non è comunque chiaro se il termine val'reth si riferisca a T'Prynn ed al fatto che le sia stato affidato il katra senza il suo consenso (in questo caso, Archer e McCoy sarebbero anche loro val'reths) o se si riferisca al fatto che il katra di Sten si sia rifiutato di esser rimosso dalla mente di T'Prynn.
  • In diversi romanzi di Star Trek, ci si riferisce ad una stanza sul Monte Seleya conosciuta con il nome di "Entrata del Pensiero Antico". In questa Entrata ci sono migliaia di ricettacoli (vre'katra) contenenti i katra dei più grandi e potenti maestri Vulcaniani della storia. Ricercatori, filosofi e mistici Vulcaniani possono fare richiesta di fondersi con questi katra per scopi di ricerca o di illuminazione.
  • Il romanzo The Lost Years tratta ampiamente il concetto di katra ed il suo trasferimento. L'opera narra di un antico guerriero di nome Zakal, che morì il giorno prima in cui i Romulani lasciarono Vulcano durante il Tempo del Risveglio ed il suo katra fu preservato per oltre duemila anni. Quando fu rianimato nel XXIII secolo, il primo commento di Zakal fu che i Vulcaniani non avevano apparentemente perso l'abitudine di fare iniziare i nomi maschili con la "S".
Advertisement