Il periodo ipotetico della possibilità esprime una certa relazione causale tra due fatti, due eventi, due "stati di cose": se si verifica il primo (protasi), è più o meno probabile che si verifichi anche il secondo (apodosi). Nella grammatica italiana, la protasi di questo periodo ipotetico deve contenere un verbo al congiuntivo, mentre l'apodosi un verbo al condizionale.
Ma qui ho trovato un potenziale problema. Ogni frase descrive uno stato di cose, e il periodo ipotetico non fa eccezione: come ho già detto, descrive una relazione causale tra due eventi, che è essa stessa uno stato di cose. Ma cosa succede se l'evento descritto dalla protasi di un periodo ipotetico è un altro periodo ipotetico?
Mi spiego meglio con un esempio. Prendete la frase "se uscissi di casa durante il coprifuoco sarei multato". Fin qui nulla di controverso. La frase rappresenta una certa regola, chiamiamola "regola X". Ora considerate la frase "se vigesse la regola X non uscirei di casa durante il coprifuoco". Anche qui nulla di strano. Ma cosa succede se sostituiamo la regola X con il suo contenuto? Otterremmo qualcosa come "se sarei multato (qualora uscissi di casa durante il coprifuoco) non uscirei di casa durante il coprifuoco". Naturalmente questa frase va evitata nello scritto perché non è molto elegante, ma nel parlato mi sembra decisamente naturale, perché il parlante segue spontaneamente la regola "se è vero che [fatto 1] allora è vero [fatto 2]". In genere cercherà di descrivere il 'fatto 1' (la protasi) coniugando il verbo al congiuntivo, e il 'fatto 2' coniugando il verbo al condizionale, ma ci sono casi in cui questa regola è in contrasto con se stessa, come ho appena mostrato. Penso che buona parte dei parlanti inizierebbe a dire "se sarei..." ma poi si accorgerebbe della stonatura e si correggerebbe. Ma se la frase suona male è solo perché siamo condizionati ad accoppiare sempre "se" e congiuntivo in un periodo ipotetico, e in effetti è così nel 99,9% dei casi pratici.
Io credo che una persona attenta alla lingua non dovrebbe correggere chi parla in questo modo. Ho ragione? Mi piacerebbe sentire il parere degli esperti di questo forum.
EDIT: @secan mi ha fatto notare che ho invertito il significato di protasi e apodosi. Adesso è corretto, ma nei miei commenti sotto restano invertite (almeno l'uso è coerente).