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Malaria

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Un francobollo messicano del 1939 per la battaglia contro la malaria

Citazioni sulla malaria.

Citazioni

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  • Negli ultimi 25 anni la malattia è diventata endemica in oltre 100 Paesi. Nell'Africa sub-sahariana, che con il 90 per cento dei decessi detiene il record mondiale, la malaria è la prima causa di morte e il numero dei casi è aumentato del 40 per cento negli ultimi 25 anni. Nel tempo necessario per pronunciare la parola «malaria», 10 bambini ne vengono contagiati. Tutti parlano di Aids o di tumore, ma il vero problema mondiale è lui, il plasmodium falciparum, che nessun vaccino, nonostante gli scienziati ci lavorino da decine di anni, è ancora riuscito a sgominare. Ormai il parassita è diventato resistente alla clorochina – il principale antimalarico, l'unico, assieme al vecchio e glorioso chinino, dal costo ancora molto basso – e il 50 per cento degli infetti non risponde più alle cure con questo farmaco. Le altre medicine hanno prezzi troppo alti e non sono abbordabili per una famiglia africana. (Massimo Alberizzi)
  • Nei paesi in via di sviluppo la malaria è una malattia legata all'economia. È una malattia che colpisce così tante persone da impattare direttamente sul prodotto interno lordo dei Paesi. (Alexandria Ocasio-Cortez)
  • Nel Continente Nero la malattia è la prima causa di morte e il numero dei casi aumenta continuamente Malaria, la piaga che devasta l'Africa. Medicinali, zanzariere e repellenti sono troppo cari. Risultato: un milione di vittime all'anno Almeno un milione di morti all'anno, cioè circa 3000 ogni giorno. Medicinali cari e inaccessibili alle popolazioni locali. Perfino zanzariere e repellenti a costi troppo elevati. Lontano dai rumori della civiltà occidentale, nelle silenziose lande sperdute dell'Africa, la malaria colpisce ancora inesorabilmente. (Massimo Alberizzi)
  • Se non fosse pel mal di punta o per la malaria, sopratutto per la malaria, il villano camperebbe cento anni: ma la malaria, una volta entratagli in corpo, non ne esce, o finge di uscirne, e va e viene senza cerimonie come un amico di casa. (Serafino Amabile Guastella)
  • Coloro che soffrono di febbri quartane[1], se perdono sangue dal naso, è un cattivo segno.
  • Coloro che sono presi dalle febbri quartane[1] non sono molto proclivi ad essere colpiti da convulsioni. Ma se essi sono prima colpiti dalle convulsioni, e poi sopraggiunge la quartana, le convulsioni cessano.
  • Le quartane[1] estive sono di solito brevi, quelle autunnali sono protratte e specialmente quelle che sono vicine all'inverno.
  • Una terzana[2] esatta raggiunge la sua crisi in sette periodi al massimo.
  • Giusto 35 anni fa vi fu il caso più clamoroso di errore diagnostico riguardante la malaria. "Normale influenza di stagione" avevano sentenziato i medici di Fausto Coppi. E nonostante il suo rapido peggioramento, a nessuno venne in mente la malaria, anche se si sapeva che il campione era appena rientrato da un safari in Africa. Una diagnosi giusta lo avrebbe salvato.
  • Nella maggior parte dei casi la trasmissione è dovuta alla puntura di una zanzara infetta, l'Anopheles, ma il contagio può avvenire anche con le trasfusioni di sangue e, nei tossicodipendenti, con lo scambio di siringhe. Per il neonato esiste la possibilità di una trasmissione dalla mamma nel corso della gravidanza, attraverso la placenta.
  • Nelle aree dove la malaria è endemica, si può prenderla anche se il soggiorno è brevissimo. Basta transitare in un aeroporto, specie se la sosta avviene nelle ore serali e all'aperto. La malattia, poi, non compare dopo breve tempo: può manifestarsi dopo mesi dal momento dell'infezione, fino ad un anno ed oltre.
  • È che la malaria v'entra nelle ossa col pane che mangiate, e se aprite bocca per parlare, mentre camminate lungo le strade soffocanti di polvere e di sole, e vi sentite mancar le ginocchia, o vi accasciate sul basto della mula che va all'ambio, colla testa bassa. Invano Lentini, e Francofonte, e Paternò, cercano di arrampicarsi come pecore sbrancate sulle prime colline che scappano dalla pianura, e si circondano di aranceti, di vigne, di orti sempre verdi; la malaria acchiappa gli abitanti per le vie spopolate, e li inchioda dinanzi agli usci delle case scalcinate dal sole, tremanti di febbre sotto il pastrano, e con tutte le coperte del letto sulle spalle.
  • La malaria non ce l'ha contro di tutti. Alle volte uno vi campa cent'anni, come Cirino lo scimunito [...] Egli non prendeva più né solfato, né medicine, né pigliava le febbri. Cento volte l'avevano raccolto disteso, quasi fosse morto, attraverso la strada; infine la malaria l'aveva lasciato, perché non sapeva più che farsene di lui. Dopo che gli aveva mangiato il cervello e la polpa delle gambe, e gli era entrata tutta nella pancia gonfia come un otre, l'aveva lasciato contento come una pasqua, a cantare al sole meglio di un grillo.
  • Però dov'è la malaria è terra benedetta da Dio.
  • Febbre quartana[1], il vecchio uccide, e il giovane risana.
  • Febbre terzana[2], non fe mai suonar campana.

Note

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  1. a b c d L'infezione da Plasmodium malariae viene detta "febbre quartana" e rappresenta la forma meno grave di malaria.
  2. a b L'infezione da Plasmodium falciparum viene detta "febbre terzana maligna" e rappresenta la forma di malaria con più alto tasso di mortalità. Le infezioni da P. vivax e P. ovale vengono dette "febbre terzana benigna".

Voci correlate

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