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Bill Gates attacca il pc dei poveri

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16 marzo 2006

Bill Gates

La Microsoft, attraverso il proprio fondatore, il plurimiliardario Bill Gates, lancia la sfida al progetto Google-Negroponte, che si propone di fornire ai Paesi del terzo mondo una nuova gamma di computer a basso costo. E il leader dell'azienda di Redmond entra in gioco andando all'attacco: "Non credo che la gente voglia star seduta davanti ad un pc con un monitor minuscolo, cercando di farlo funzionare con una manovella".

Il progetto, lanciato alcuni mesi fa e ora in fase di sviluppo, prevede che il pc non venga messo in commercio, ma i vari esemplari verranno venduti alle varie nazioni che le forniranno poi alle istituzioni scolastiche. Un progetto di tutto rispetto, eppure Gates, durante un convegno Microsoft a Washington, non ha risparmiato durissime dichiarazioni.

I motivi di quest'attacco sono essenzialmente due: da un lato, il fatto che la nuova gamma di pc a basso costo (anche Steve Jobs aveva lanciato la sua gamma lowcost, il Mac mini) mira a scalfire il predominio di Microsoft nel settore di quelli ad alto costo; d'altro canto, i computer verranno venduti senza software (poiché privi di un capiente disco rigido), rischiando così che i prodotti di punta della Microsoft, ossia Windows e Office, vengano letteralmente bypassati.

Si potrebbe spiegare così l'attacco lanciato da Bill Gates, che, ambiguamente, è conosciuto dalla comunità internazionale anche per le sue iniziative a favore dei poveri. Ecco perché l'attacco ha creato scalpore, come ha sottolineato Nicholas Negroponte, presidente del progetto e docente al Mit.

Da notare, infine, che il convegno di Washington serviva a lanciare i prodotti lowcost targati Microsoft: due computer da 599 e 999 dollari.

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