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iPhone 11 Pro sfida Android sull’elemento più importante: la fotocamera

iPhone 11 Pro sfida Android sull’elemento più importante: la fotocamera

Insieme all’iPhone 11, all’iPad 10,2 pollici e all’Apple Watch Series 5, Apple ha presentato gli iPhone più avanzati ad oggi: l’iPhone 11 Pro da 5,8 pollici e l’iPhone 11 Pro Max da 6,5 pollici.

Lo so che morite dalla voglia di saperlo: il bozzo con la tripla fotocamera sul retro e le lenti rialzate c’è ed è bello grande. Probabilmente vi ci abituerete in fretta.

Quello che importa di più è se l’iPhone 11 Pro offra prestazioni così avanzate da giustificare quel “pro” del nome. Vale la pena spendere almeno 1.189 euro, invece degli 839 euro dell’iPhone 11?

Mi è impossibile dare una risposta perché ho avuto troppo poco tempo per provare l’iPhone 11 Pro e il Max, ma di sicuro una cosa posso dirvela: c’è un mucchio di roba da scoprire.

Non rimangono le ditate

The iPhone 11 Pro Max and iPhone 11 Pro in new Midnight Green.

L'iPhone 11 Pro Max e l'iPhone 11 Pro nel nuovo colore verde notte

Image: karissa bell / Mashable

L’iPhone 11 Pro non ha un nuovo design rivoluzionario (quello dovrebbe invece arrivare nel 2020), ripropone in pratica un design a “sandwich” vetro e acciaio che rappresenta l’evoluzione dell’iPhone X.

The Super Retina XDR OLED display is even brighter and more vibrant than on iPhone XS.

Il display Super Retina XDR OLED è ancora più brillante e acceso di quello dell'iPhone XS

Image: karissa bell / mashable

L’iPhone 11 Pro è disponibile in due dimensioni per quanto riguarda il display: 5,8 pollici e 6,5 pollici rispettivamente per l’iPhone 11 Pro e l’11 Pro Max. Il display Super Retina XDR OLED però è stato arricchito da un maggiore contrasto (2.000.000:1) e luminosità (fino a 1200 nit).

Visivamente, la novità che salta subito agli occhi dell’iPhone 11 Pro è la finitura opaca del vetro posteriore. Resiste molto meglio alle ditate. Non mi credete? Ecco qua:

The matte glass resists fingerprints more than the glossy iPhone 11.

La finitura opaca resiste molto meglio alle ditate di quella lucida dell'iPhone 11.

Image: karissa bell / mashable

Anche il vetro è più resistente. Se avvicinate una moneta o una chiave al telefono, rimarrete sconvolti perché i segni dei graffi vanno subito via. Davvero pazzesco.

Tra i quattro colori in cui sono disponibili gli iPhone Pro (grigio siderale, argento, oro e il nuovo verde notte), quello che mi è piaciuto di più è il grigio siderale. Sicuro tutti punteranno al verde notte, ma per gli iPhone 11 Pro avrei preferito da Apple delle colorazioni più vivaci, come il viola e il verde dell’iPhone 11.

The Apple logo is lower and the iPhone text is gone.

Il logo Apple è più in basso e la scritta iPhone è sparita

Image: raymond wong / mashable

Il logo Apple è finito più in basso e la scritta “iPhone” è sparita dal retro. Contrariamente a quanto sembrava dalle prime indiscrezioni, il logo Apple non indica la presenza della ricarica wireless per gli Airpods o l’Apple Watch – non c’è alcuna funzione per la ricarica “inversa” o “bilaterale” sui modelli di iPhone 11 Pro.

L’enorme rialzo quadrato stondato della fotocamera, grande il doppio di quello a forma di pillola dell’iPhone XS, poi… non è proprio ideale.

The new matte Space Gray iPhone 11 Pro (left) compared to my Space Gray iPhone XS (right).

Il nuovo iPhone 11 Pro grigio siderale opaco (a sinistra) e di fianco il mio iPhone XS grigio siderale (a destra)

Image: Karissa bell / mashable

Non fraintendetemi, quella sporgenza non è così tremenda dal vivo. È un po’ come semitrasparente e a vederla di persona è meglio di come sembrava nelle immagini e nei render che erano girati. Però, le tre lenti rialzate sul retro sopra a quella “gobba”, più grande rispetto ad altri modelli, non sono proprio il massimo dello stile. Sono sicuro che col tempo non se ne parlerà neanche più, però è un po’ una delusione da un’azienda così attenta al design come Apple.

Ho notato anche che gli iPhone 11 Pro sono leggermente più spessi e pesanti dell’iPhone XS e dell’iPhone XS Max. Non è che siano tanto più voluminosi, ma tenendoli in mano mi è venuta nostalgia dei bei tempi dell’iPhone 6, ultrasottile e leggero.

Gli iPhone 11 Pro hanno lo stesso chip A13 Bionic dell’iPhone 11. Apple afferma che sia il processore più potente per smartphone, con prestazioni più veloci sia in termini di CPU che di GPU. Ci credo, perché tutti i telefoni Android con l’ultimo processore Qualcomm Snapdragon 855 sono indietro rispetto al chip A12 Bionic dell’iPhone XS.

Il piacere della tripla fotocamera

La caratteristica migliore dell’iPhone 11 Pro è sicuramente il sistema con la tripla fotocamera, che comprende un ultra-grandangolo oltre al grandangolo e al teleobiettivo con zoom ottico 2x.

Tutte e tre hanno sensori da 12 megapixel. Il grandangolo ha un’apertura f/1.8 che permette di far entrare la massima quantità di luce per ottenere foto di ottima qualità con scarsa luminosità. Il teleobiettivo 2x ha un’apertura aumentata f/2.0 per scattare, anche in questo caso, foto di qualità migliore con poca luce. E il nuovo ultra-grandangolo ha un’apertura f/2.4 e un angolo di campo di 120°. (Apple afferma che ha un’inquadratura 4 volte più ampia rispetto al grandangolo di base).

Anche l’interfaccia è stata aggiornata per sfruttare le tre lenti. Sopra le opzioni per le modalità di scatto, ci sono dei pulsanti per passare da una all’altra: 0,5x (ultra-grandangolo), 1x (grandangolo), 2x (teleobiettivo).

Sono piuttosto semplici da usare e si può anche lasciare premuto il pulsante dello zoom e scorrere in alto e in basso per far apparire la ghiera dello zoom.

Avendo usato fotocamere ultra-grandangolari su telefoni Android come Galaxy Note 10 e OnePlus 7 Pro, è davvero fantastico vedere che finalmente ce l’ha anche l’iPhone.

Sfortunatamente, non sono stato in grado di determinare se l’ultra-grandangolo degli iPhone 11 Pro sia superiore a quello dei telefoni Android. Le poche foto che ho fatto con l’ultra-grandangolo dentro lo Steve Jobs Theater, che è bene illuminato, sono venute bene, con una qualità dell’immagine che mi è parsa più nitida nel complesso rispetto al Note 10, ma devo ancora metterlo alla prova nel mondo reale.

Come l’iPhone 11, l’iPhone 11 Pro vanta una migliore qualità nella registrazione dei video. Le tre fotocamere posteriori e quella anteriore sono in grado di registrare video 4K fino a 60 fotogrammi al secondo. Secondo Apple la registrazione audio nei video è stata migliorata, come anche l’High Dynamic Range (HDR), che dovrò provare in un secondo momento.

È divertente anche girare video in slow motion con la fotocamera frontale, che è passata a 12 megapixel:

Una funzione della fotocamera che non sono riuscito a provare è la modalità Notte. L’area demo all’interno dello Steve Jobs Theater era bene illuminata e la modalità Notte si attiva automaticamente solo quando la fotocamera rileva una scarsa luminosità. Uno degli addetti alla presentazione dell’iPhone 11 Pro mi ha detto che nella app fotocamera appare un timer che fa vedere per quanti secondi si deve tenere immobile l’iPhone; una durata che varia a seconda della luminosità presente.

Molto più per 1.190 euro

Worth at least $1,000?

Vale almeno 1.190 euro?

Image: raymond wong / mashable

A partire da 1.189 euro per l’iPhone 11 Pro e da 1.289 euro per l’iPhone 11 Pro Max, questi telefoni hanno certamente un prezzo premium. Inoltre, l’iPhone 11 da 839 euro è perfino più accessibile dell’iPhone XR che all’uscita costava 889 euro. È senz’altro un’ottima proposta, visto che con l’iPhone 11 avete comunque l’ultra-grandangolo del Pro (manca solo il teleobiettivo).

L’alimentatore veloce da 18 watt incluso, da 4 a 5 ore in più di autonomia della batteria, una migliore resistenza all’acqua e alla polvere e il Face ID più veloce completano le caratteristiche dell’iPhone 11 Pro. In più, c’è anche un anno di Apple TV+ gratis per ogni dispositivo.

Dopo aver giocato un po’ con l’iPhone Pro e il Pro Max, lo sbalzo della tripla fotocamera non mi disturba più come prima. Mi interessano di più le prestazioni messe a confronto con quelle degli ultimi e dei migliori telefoni Android. Per questo, dovrò aspettare finché non le potrò provare adeguatamente.

(Traduzione di Alessia Manfredi)

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