Passa al contenuto principale

La recensione di iPhone 14 Pro: belle le novità e la fotocamera, ma il prezzo è fuori scala

Dynamic Island, più stabilità nei video e funzioni salvavita: tutto quello che devi sapere prima di decidere se comprare l'ultimo iPhone
La recensione di iPhone 14 Pro: belle le novità e la fotocamera, ma il prezzo è fuori scala

Dopo la presentazione dei nuovi iPhone 14 la domanda spontanea è stata se, perché e quale fosse il modello da acquistare. Parte della risposta è scontata, perché stavolta Apple ha scelto di circoscrivere le novità più significative a iPhone 14 Pro e iPhone 14 Pro Max. Ricordando che le differenze tra i due sono limitate alla diagonale dello schermo (6,1 pollici il primo, 6,7 pollici l'altro), alla batteria (3200 mAh contro 4323 mAh), ai millimetri di differenza in altezza e larghezza (13,2 e 6,1 mm in più per il Pro Max) e al peso (pari a 206 e 240 grammi), qui ci focalizziamo su iPhone 14 Pro, colore nero siderale e memoria da 1TB, che stiamo provando da poco più di una settimana.

Consueta confezione minimale alla mano, al primo contatto l'occhio cade sul retro, che spicca per un nero più scuro del passato ma soprattutto per il modulo fotografico. Che colpisce perché è leggermente più ingombrante di iPhone 13 Pro e perché è aumentato il numero di megapixel della fotocamera principale, salita a 48 MP. L'incremento numerico non è sinonimo di foto migliori ma di maggiori dettagli, tuttavia va considerato che l'ultima modifica in pixel alla fotocamera principale risale al 2015 con iPhone 6S.

La Dynamic Island al posto del notch in funzione con gli AirPods, a sinistra, e durante una chiamata, a destra

La Dynamic Island

Tornando sul lato anteriore il segno di rottura col passato di Apple sta nell'aver abbandonato il notch dopo un lustro, in favore della Dynamic Island, come è stato ribattezzato il modulo che integra la fotocamera frontale e i sensori per il riconoscimento facciale. Il nuovo spazio mostra l'icona dell'applicazione in uso (anche due in simultanea). Consente l'accesso rapido alle informazioni e la possibilità di gestire i contenuti — per esempio nel caso si ascolti un brano via Spotify c'è l'immagine dell'album o del singolo scelto, si accede all'app con un tap e si passa alla prossima canzone tenendo premuto il dito più a lungo. Non è propriamente un secondo schermo, ma un'intuizione utile per velocizzare i passaggi. Sarà interessante scoprire più avanti come la sfrutteranno gli sviluppatori. È probabile che la Dynamic Island diventi un nuovo riferimento per gli altri produttori.

Display Always-on e batteria

Già visto sugli smartphone Android, ora anche su iPhone arriva il display Always-on, con widget a portata di mano per avere informazioni immediate e senza muovere un dito. Apple ha assicurato che il sistema consuma poca batteria e finora possiamo confermare il giudizio, tuttavia se si predilige l'autonomia, attivando la modalità risparmio energetico, quando si tocca il tasto laterale il display si oscura. A proposito, la batteria di iPhone 14 Pro è buona ma non eccellente, perché con un uso intenso tra applicazioni, navigazione web, spezzoni di eventi sportivi, un paio di ore di streaming audio e qualche video da condividere sui social arriva con fatica a fine giornata. Devo però ammettere che su questo giudizio pesa il passaggio da iPhone 13 Pro Max, forte di una maggiore autonomia.

Il processore A16 Bionic

Le prestazioni della batteria e più in generale del telefono dipendono in buona parte dal processore, altro elemento che segna la differenza tra modelli standard e versioni Pro. A differenza del passato, solo questi ultimi due contano sul nuovo A16 Bionic, con il vecchio A15 riservato a iPhone 14 (pressoché identico a iPhone 13 proprio per convogliare l'attenzione sui Pro), con il cambio di passo specificato dall'azienda in una differenza di velocità di circa il 10-15%, evidente perlopiù nelle sessioni di gioco.

Il nuovo modulo fotografico

Se l'isola dinamica marca la differenza con i competitor mostrando l'unicità di Apple nell'integrazione di hardware e software, il rinnovato comparto fotografico è l'elemento più concreto con cui iPhone 14 Pro si eleva dal predecessore. Non è solo questione di megapixel, poiché foto da 48MP in formato ProRaw rappresentano un passo avanti che fa gola soprattutto ai professionisti degli scatti (molto pesanti). Oltre all'aggiunta dello zoom 2x al solito tris (0.5, 1 e 3), con l'ultra-grandangolo da 12 MP e il teleobiettivo 3x da 77 mm a completare il tris degli obiettivi, per la camera principale Apple sfrutta il pixel binning (come già fatto da molti altri produttori), che unisce i dati di quattro pixel per combinarli in uno più grande in modo da catturare più luce e garantire immagini più luminose. Il risultato sono fotografie più nitide nel confronto con iPhone 13 Pro, anche se le differenze sono nei dettagli, non sempre visibili nell'immediato, a parte negli scatti di soggetti in movimento.

Il movimento è al centro della principale novità per le riprese video, perché la modalità Azione consente di realizzare clip molto più stabili. Premesso che la qualità dei filmati era già eccellente con iPhone 13 Pro, qui il miglioramento si vede nelle situazioni dinamiche, come girare una clip mentre si corre. Con la nuova opzione integrata nell'app fotocamera (disattivata di default, diventa gialla quando si attiva), si ottiene un filmato fluido che cancella tremolii e incertezze, trasformando tutti in esperti registi. Un aggiornamento riguarda anche la modalità Cinema, ora disponibile per video in 4K a 24 e 30 fps.

Funzionalità salvavita

L'innovazione di Apple guarda molto alla sicurezza, con Rilevamento incidenti e Sos emergenze via satellite quando non c'è copertura di rete e Wi-Fi. Nel primo caso iPhone sfrutta accelerometro, giroscopio e un algoritmo per far scattare in automatico la chiamata per i soccorsi se l'utente è rimasto colpito in un incidente ed è rimasto immobile. Non è una novità assoluta perché è già disponibile, anche in Italia, sui Google Pixel, per quanto la speranza è che non debba mai servire. Lo scenario è simile per le chiamate di emergenza che, in caso di aiuto in aree remote dove la connettività è assente, sfruttano la connessione satellitare orchestrata da Globalstar, società statunitense acquisita da Apple. Anche qui siamo davanti a una funzione salvavita, disponibile da novembre solo in Usa e Canada (non ci sono notizie su quando arriverà in Europa), gratis per due anni, poi probabilmente a pagamento.

L'iPhone più facile da riparare

Un ultimo aspetto da non sottovalutare riguarda la struttura interna di iPhone 14, completamente riprogettata come raccontato da iFixit, che considera questa scelta come il più importante salto in avanti di Apple, in quanto iPhone 14 (ma non i due Pro) è il modello più facile da riparare tra tutti i precedenti. Ed è quindi destinato a durare più a lungo.

La nota dolente

Esteticamente molto simile alla versione dell'anno scorso, iPhone 14 Pro si arricchisce della nuova colorazione viola scuro (oltre a nero, argento e oro) e arriva con quattro tagli di memoria, che a fronte dell'incremento dei prezzi, saliti in media rispetto all'anno scorso di 150-200 euro, mette fuori gioco la versione da 128GB che costa 1.339 euro ed è la meno conveniente nel rapporto memoria-prezzo. Raddoppiando i GB il prezzo sale a 1.469 euro, mentre la versione da 512GB è in vendita a 1.729 euro, con la più capiente da 1TB a 1.989 euro.

L'iPhone 14 Pro nero siderale con cui abbiamo fatto questa prova.

Perché comprarlo e perché no

Il listino di iPhone 14 Pro è il suo punto debole, inteso come fattore che può frenare l'acquisto di chi possiede iPhone 13 Pro, perché le novità sono tante ma non tali da spingere al cambio immediato. Discorso simile per chi punta un iPhone arrivando da Android o per rimpiazzare un melafonino più datato, perché iPhone 13 Pro e Pro Max sono finiti fuori dal catalogo Apple ma si trovano con facilità sul mercato e restano due dei migliori modelli in commercio. Anche perché giova ricordare che gli aggiornamenti di Apple donano agli iPhone lunga vita e totale compatibilità con l'ecosistema, che passa soprattutto dallo sviluppo del sistema operativo.

Diverso è il ragionamento per chi con iPhone lavora e realizza contenuti, perché i progressi in ambito fotografico e video insieme al nuovo processore valgono il prezzo del biglietto.

Scelti per te

Trending su Mashable