Dopo mesi difficili, Chiara Ferragni sembra finalmente vedere una luce in fondo al tunnel, almeno per quanto riguarda le controversie legali legate alle sue attività commerciali. Soltanto ieri era giunta notizia della rinuncia al ricorso al Tar per la multa da un milione di euro sul caso Pandoro inflitta dall'AgCom nel dicembre scorso. Oggi, invece, l'annuncio dell'Antitrust della chiusura dell'istruttoria sulle uova di Pasqua, dietro il pagamento da parte delle società della Ferragni di 1,2 milioni di euro all'impresa sociale "I Bambini delle Fate". "Si tratta di una donazione e non di una sanzione", ha chiarito l'imprenditrice digitale.
Un ulteriore passo avanti è stato fatto con l'impegno delle società di Chiara Ferragni a separare in modo netto e permanente le attività commerciali da quelle benefiche. L’obiettivo è eliminare il rischio di diffondere comunicazioni commerciali non corrette riguardo ai contributi che i consumatori possono fornire a iniziative benefiche tramite l'acquisto di prodotti o servizi.
Le nuove regole per gli influencer restano al palo
Nel frattempo, l'AgCom ha posticipato la definizione di una rinnovata cornice normativa per gli influencer italiani, di cui si era sottolineata l'urgenza proprio dopo i fatti che hanno coinvolto Ferragni. Originariamente fissata per mercoledì 3 luglio, la scadenza dell'autorità è slittata a giovedì 3 ottobre: troppi i ritardi accumulati rispetto all'iniziale tabella di marcia da parte del tavolo tecnico incaricato di sviluppare le nuove regole.
Il tavolo tecnico sarebbe stato poi suddiviso i compiti in tre gruppi di lavoro: uno per definire chi è un influencer, uno per stabilire le caratteristiche delle segnalazioni pubblicitarie, e uno per garantire adeguate tutele ai minori. Tuttavia, la frequenza insufficiente degli incontri e la scarsa collaborazione delle piattaforme avrebbero rallentato il processo decisionale, portando a una proroga di 90 giorni.
Eppure, già nel mese di gennaio, l'AgCom aveva elaborato un primo decalogo di buone pratiche e identificato i professionisti a cui si applicheranno le nuove linee guida. Queste riguarderanno i creator con almeno un milione di follower tra i vari social network e un engagement rate pari o superiore al 2% su almeno una piattaforma.
Le nuove regole e le sanzioni
Ma cosa prevederanno le nuove regole e quali saranno le sanzioni per chi le infrange? Presumibilmente, le multe saranno quelle già previste dal Testo Unico sui servizi di media audiovisivi: da 10mila a 250mila euro in caso di violazioni in materia di trasparenza pubblicitaria e da 30 mila a 600 mila euro in caso di violazioni in materia di tutela dei minori.
Il mercato degli influencer sta cambiando
Intanto, dopo il caso Ferragni, il mercato degli influencer è in trasformazione: i brand stanno spostando l'attenzione dai grandi nomi ai "nano-influencer". Secondo l’ultimo report di DeRev, società di strategia, comunicazione e marketing digitale, i guadagni dei mega-influencer sono diminuiti, mentre crescono quelli dei creator più piccoli, che offrono alle aziende target più profilati e una maggiore fiducia da parte della loro community, basata sulla qualità e il valore dei contenuti piuttosto che sulla fama.
"Il fatto che non siano particolarmente noti ed esposti limita il rischio di crisi reputazionali", spiega Roberto Esposito, CEO di DeRev. "Questa modalità di distribuzione del budget – favorisce collaborazioni a lungo periodo, basate sullo storytelling di brand e prodotti in modo ricorrente nel corso dell’anno, mentre il costo di una celebrity costringe, nella maggior parte dei casi, ad attivare partnership spot per singoli contenuti che si esauriscono nel giro di 48 ore dalla pubblicazione".
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