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The European house Ambrosetti

Il futuro visto dalla Campania

Il futuro visto dalla Campania

È dell'ultimo trimestre 2022 la chiusura della fase di consultazione - e successiva approvazione - della Strategia di Specializzazione Intelligente (RIS 3) della Regione Campania 2021-2027. La nuova direzione delineata per lo sviluppo dell'ecosistema della ricerca e dell'innovazione, si inserisce nel quadro più ampio della nuova programmazione nazionale ed europea, che trova rispettivamente nel PNRR e in Next Generation EU i principali strumenti di contrasto alla crisi economica scaturita a seguito della pandemia da COVID-19. Il PNRR italiano mette al centro delle sue 6 missioni giovani, donne e Sud, promuovendo costantemente un approccio green e digitale. Di queste risorse circa il 40% sarà destinato al Mezzogiorno, in quanto il fine ultimo degli interventi previsti è quello di ridurre le disparità territoriali. Secondo il modello sviluppato da The European House - Ambrosetti, l'impatto strutturale del PNRR, così come disegnato fino ad oggi, potrebbe abilitare un aumento duraturo del tasso di crescita medio del PIL della Campania tra il 2026 e il 2036, con un differenziale di PIL del +11,5% (contro una media italiana dell'11,0%) nel 2036, ovvero circa 14,4 miliardi di Euro in più rispetto allo scenario senza investimenti strutturali del PNRR.

È nel riconoscimento di questa opportunità storica che la RIS3 Campania 2021-2027 si allinea agli obiettivi delineati nel PNRR, facilitando la possibilità per l'ecosistema regionale di accedere ai fondi nazionali previsti nel campo dell'innovazione. Nello specifico, la nuova programmazione regionale vuole rafforzare e potenziare il sistema della ricerca e innovazione per le transizioni green e digitali, stimolare la diffusione dell'innovazione nel tessuto imprenditoriale e dei servizi campano e promuovere partnership e collaborazioni nazionali e internazionali (open innovation), ripartendo le azioni previste sui 3 driver fondamentali dell'innovazione: Capitale Umano, Trasferimento Tecnologico e Ricerca e Innovazione.

Il "modello Campania" è stato al centro della sesta edizione del Technology Forum Campania - progetto realizzato da The European House - Ambrosetti e Regione Campania - nato con la missione di contribuire alla creazione e all'accelerazione dello sviluppo dell'ecosistema dell'innovazione e della ricerca regionale.

L'innovazione è un processo che richiede pazienza, costanza e perseveranza e - sotto molti punti di vista - quando si guarda alle medie di alcuni principali indicatori di output della capacità di un territorio di produrre innovazione di qualità, il Sud Italia resta retroguardia. La Campania, invece, ha invertito la rotta. Lo ha fatto, innanzitutto, con la strategia scelta dai protagonisti dell'ecosistema che hanno creato le basi - di collaborazione e di metodo - per alzare sempre più l'asticella della propria capacità di fare ricerca di qualità e, processo non scontato, trasformarla in prodotti e servizi in grado di contribuire alle grandi sfide della società.
Lo dimostrano alcuni numeri dell'ecosistema dell'innovazione e della ricerca, tra i quali:
-    il 2° posto in Italia per numero di iscritti all'Università, con un totale di 234,7 mila studenti nel 2021. Se da un lato l'Italia non è ancora riuscita a recuperare il numero di iscritti del 2011, dall'altro la Campania è riuscita a raggiungere un aumento del 13,5% del numero di iscritti tra il 2011 e il 2021. Le Università campane si sono, dunque, distinte per una crescente attrattività, grazie all'apertura di nuovi corsi di laurea all'avanguardia e alle sinergie create con il sistema delle imprese, soprattutto con la case history delle Academy. Questi risultati hanno consentito alla Regione di migliorare il saldo migratorio degli studenti del 7,3% tra il 2016 e il 2020, anche se ancora oggi è negativo. Parte di questo saldo migratorio negativo potrà essere assorbito lavorando sempre di più sullo stimolo alla domanda di innovazione da parte delle imprese, in grado di mobilitare investimenti privati (e occupazione) da affiancare alla spinta di programmazione pubblica. Un punto importante di miglioramento resta, inoltre, la predisposizione di servizi per la vita degli studenti (come, ad esempio, alloggi e accoglienza) d'avanguardia e in linea con i più alti standard europei.
-    il 1° posto nel Mezzogiorno e il 7° a livello nazionale per investimenti in Ricerca e Sviluppo con un valore di 1,4 milioni di Euro (+7,7% tra il 2016 e il 2020). La Regione è anche 1a nel Mezzogiorno per numero di ricercatori nel 2020 (14,9 mila, pari al 7% del totale nazionale), registrando la 3a crescita più elevata d'Italia in questo indicatore rispetto (+21% tra il 2016 e il 2020).
-    dal posizionamento di Regione più giovane d'Italia (con Napoli che a sua volta detiene il primato di Città più giovane del Paese), con un'età media di 43,3 anni (vs. 45,9 media Italia), la Campania è anche la 1a Regione in Italia per imprenditorialità giovanile, con il 7,7% di titolari di imprese individuali under-30 (vs. 5,6% media Italia), 3a in Italia per numero di startup, con un totale di 1.326 (il 9% del totale nazionale) e 2a per tasso di crescita delle startup innovative nel biennio 2020-2021 (+17,6%).
-    il costante impegno della Regione verso l'Open Innovation contribuisce a creare importati sinergie cross-settoriali nell'ambito della ricerca e dell'innovazione, rafforzando l'idea che la Campania possa essere un modello di ecosistema integrato di Istituzioni, università e imprese in molti settori che guideranno la trasformazione digitale e sostenibile del Paese, dalla mobilità, all'automotive, all'agrifood. Non è un caso se, nel quinquennio 2017-2021, la Regione ha registrato la 3a crescita più elevata delle esportazioni manifatturiere pari al 23,2% (vs. 14,4% media Italia), evidenziando una forte propensione all'internazionalizzazione delle imprese. La crescita delle esportazioni campane è trainata anche dal contributo dei settori ad alta tecnologia, che pesano circa il 45% del totale nel 2021. Il settore maggiormente in crescita risulta essere il farmaceutico, che contribuisce al 17% delle esportazioni regionali (+124% nell'ultimo quinquennio). L'industria farmaceutica è, infatti, il 2° settore più importante in termini di quota sul totale di export regionale, dopo l'agroalimentare, (28,6%), che registra anch'esso un'importante crescita (33% tra il 2017 e il 2021). Gli addetti del settore farmaceutico sono più che raddoppiati tra il 2016 e il 2021 (+105%), superando di 100 punti percentuali la crescita media italiana. Nel campo delle biotecnologie la Campania ha, inoltre, incrementato il numero di imprese del 69% tra il 2015 e il 2020 (vs. 14% media Italia), arrivando a pesare per il 36,9% del totale di tutte le imprese biotech presenti nelle Regioni del Mezzogiorno (59 imprese, pari al 7,5% del totale nazionale).

Nei prossimi cinque anni di programmazione il territorio sarà chiamato a monitorare con attenzione i traguardi di alcuni importanti progetti-bandiera, tra cui cito a titolo d'esempio:
-    il grande Programma regionale per la Lotta alle Patologie Oncologiche, fortemente voluto dall'Assessore alla Ricerca, Innovazione e Startup, Valeria Fascione, che già oggi conta diversi risultati, tra cui la realizzazione di 2 infrastrutture di ricerca altamente strategiche per l'Italia e l'Europa, il Centro di Nanofotonica e Optoelettronica per la Salute dell'uomo (CNOS) e il Centro di Ricerca Genomica per la Salute (CRGS);
-    il Piano per la Mobilità lanciato dalla Regione, la cui intuizione è stata rafforzata da alcuni risultati conseguiti a livello nazionale, come il varo del progetto "MaaS4Naples", che si è classificato al 1° posto nel bando del PNRR sulla mobilità sostenibile;
-    l'ambizioso percorso, appena iniziato, per la costruzione di un Programma regionale sulle Quantum Technologies, inaugurato a novembre con l'apertura della prima Quantum Computing Academy d'Italia. I recenti progressi annunciati dal dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti sull'energia prodotta dalla fusione nucleare, ci ricordano quanto sia importante continuare a credere nel finanziamento dei nostri migliori fisici, laddove - proprio nella fisica quantistica - il Paese (e Napoli) riescono (ancora e nonostante le difficoltà di finanziamento della ricerca) a produrre eccellenza e qualità a livello internazionale.
La visione sempre aperta e ambiziosa della Campania alle grandi sfide dell'innovazione e della ricerca del nostro Paese contribuisce a rafforzare l'idea secondo cui - senza voler negare le difficoltà che il nostro meridione vive - può essere costruito (e raccontato) un Sud della competenza, del gioco di squadra, degli investimenti e dei progetti che generano sviluppo.

 

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