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Esteri

Il diavolo veste Jill. Dopo la copertina di Vogue diluvio di pettegolezzi sulla first lady: “È lei a voler rimanere altri 4 anni alla Casa Bianca”

Jill Biden è stata a lungo una first lady poco chiacchierata. Che sia per lode o per biasimo, difficilmente la sua figura ha attirato le attenzioni più appassionate dei commentatori della politica. Dopo l’apparizione sulla copertina di Vogue, pubblicata a pochi giorni dal disastroso dibattito televisivo tra Joe Biden e Donald Trump, Jill è finita nel mirino. La stampa repubblicana la accusa di costringere lo stanco e anziano marito a proseguire la corsa presidenziale, solo per un tornaconto personale, nonostante lui preferirebbe ritirarsi in pensione. E anche dal lato democratico si alzano appelli affinché utilizzi il suo ascendente sul presidente per convincerlo a fare un passo indietro.

I commenti più aspri sono arrivati dalla redazione di Fox News, emittente amica all’avversario Trump. La giornalista Laura Ingraham ha insinuato che la first lady stesse nascondendo l'inadeguatezza al ruolo del presidente, per il suo desiderio di potere politico e prestigio. Per Clay Travis, fondatore di OutKick, sito web di proprietà della Fox Corporation, "Jill Biden, che ha nascosto per anni la demenza del marito” è sulla copertina di Vogue per coltivare i propri interessi. Sugli stessi toni, il conduttore Jimmy Failla: "Melania Trump è una vera supermodella che parla cinque lingue ma non è mai stata sulla copertina di Vogue. Jill Biden commette abusi sugli anziani e ora ha due copertine di Vogue da mostrare per questo motivo. Congratulazioni Jill, sarai fantastica in 'Il diavolo veste i soldi'". Dello stesso parere, CJ Pearson, copresidente del GOP Youth Advisory Council: “Assurdo che Melania non abbia mai avuto questa opportunità”.

La predilezione di Anna Wintour verso Jill Biden, a scapito di Melania Trump, non dovrebbe poi troppo stupire. La padrona di Vogue non ha mai nascosto le sue simpatie democratiche e da tempo sostiene la candidatura di Joe Biden. Lo scorso marzo ha realizzato per lui una raccolta fondi, durante la settimana della moda parigina. Questa è la prima volta che una first lady appare su due copertine durante i primi quattro anni presidenziali del marito. Si tratta poi tecnicamente della terza cover per lei: a novembre 2022, quando la figlia di Hunter Biden, Naomi Biden, si è sposata alla Casa Bianca, Vogue ha fotografato la first lady e sua nipote con i loro abiti da cerimonia. "Non è un segreto che Anna sostenga le campagne democratiche da decenni”, ha commentato un rappresentante di Vogue al New York Times, “La nostra copertina è uno sguardo al lavoro straordinario svolto dalla dottoressa Biden". "Decideremo il nostro futuro", si legge nell’immagine in cui Jill indossa un talleur immacolato, firmato Ralph Lauren. L’intenzione era ovviamente quella di riferirsi alla capacità di plasmare il mondo in cui vivremo, ma alcuni adesso la interpretano come un’allusione alla scelta che il presidente e sua moglie dovranno fare nei prossimi mesi.

Secondo le indiscrezioni pubblicate dal News York Times dopo il dibattito Trump/Biden, è stata Jill la prima persona a cui il capo della Casa Bianca si è rivolto, per capire se non fosse il caso di abbandonare l’obiettivo di rimanere alla guida degli Stati Uniti per altri quattro anni. E dalla moglie avrebbe ottenuto una risposta decisa: sarebbero rimasti in gara. L’intervista apparsa sulla rivista era stata raccolta molto tempo prima del faccia a faccia tra i candidati e Vogue ha quindi contattato la first lady per un commento post dibattito. La campagna di Biden, ha dichiarato lei, "non lascerà che quei 90 minuti definiscano i quattro anni in cui è stato presidente. Continueremo a combattere". Suo marito avrebbe "sempre fatto ciò che è meglio per il paese".

Le accuse che le vengono mosse, dicono il contrario: sta perseguendo le sue ambizioni e quelle del marito "a spese della sicurezza e della felicità degli americani".Janice Min , caporedattrice di Ankler Media e in precedenza caporedattrice di The Hollywood Reporter e Us Weekly, ritiene non sia “una bella immagine quando il presidente si rifiuta di rilasciare interviste individuali alle agenzie di stampa, ma sua moglie ha la sua terza copertina di Vogue durante un'elezione in cui gli elettori ripetono più e più volte che è tutta una questione di economia". Il New York Post ha pubblicato una prima pagina irrisoria: “Vague”, scritto in testa alla copertina, con lo stesso font utilizzato dalla rivista di Wintour. Nell’immagine, Biden in primo piano con lo sguardo apparentemente vacuo e smarrito.

Non sono solo i repubblicani a infierire e a chiamare in causa la first lady, affinché faccia qualcosa per impedire che il marito – ritenuto un debole avversario - possa consegnare il paese alla minaccia trumpiana. William Arthur Galston – ex vice assistente per la politica interna del presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, impiegato nelle campagne presidenziali di Al Gore – sulle pagine del Wall Street Journal ha lanciato il suo appello: “Jill Biden, metti il ​​tuo Paese al primo posto”. Secondo Galston, “non è troppo tardi perché il presidente si faccia da parte in favore di un candidato più capace”. “La sua più stretta consigliera”, scrive, “dovrebbe chiedersi se la sua ammirevole lealtà verso il marito servirà al meglio gli interessi del suo Paese. Il destino ha dato alla signora Biden il potere di plasmare la storia. Possa usarlo saggiamente”.

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