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Economia

Partono i saldi, come evitare le fregature: 9 milioni a caccia di sconti

Partono i saldi, come evitare le fregature: 9 milioni a caccia di sconti
(fotogramma )

Come ogni anno, il Codacons mette in guardia i consumatori da "possibili fregature" e diffonde i consigli utili per fare acquisti in sicurezza durante i saldi.

1 Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l'articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non è possibile, ad es. perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Avete due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.

2 Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce "Saldo" deve essere l'avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. È improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.

3. Girate. Nei giorni che precedono i saldi andate nei negozi a cercare quello che vi interessa, segnandovi il prezzo; potrete così verificare l'effettività dello sconto praticato ed andrete a colpo sicuro, evitando inutili code. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta qualche giro in più per evitare l'acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi.

4 Consigli per gli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Valutate la bontà dell'articolo guardando l'etichetta che descrive la composizione del capo d'abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche). Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti.

5. Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova

6 Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell'acquisto.

 7 Negozi e vetrine. Non acquistate nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile e deve esserci l'indicazione del prezzo praticato negli ultimi 30 giorni prima dell'avvio dei saldi. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla "nuova". Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.

8 Prova dei capi: non c'è l'obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.

9 Pagamenti. Il commerciante è obbligato ad accettare forme di pagamento elettroniche (carte, bancomat) anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.

10 Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure chiamate i vigili urbani.

Partono oggi i saldi estivi e dureranno 60 giorni: l'Ufficio Studi di Confcommercio stima una spesa complessiva di 3,2 miliardi di euro, circa 92 euro a persona. "Sono saldi particolarmente appetibili per quasi 16 milioni di famiglie italiane che si prevede aumenteranno a 202 euro il loro budget normalmente destinato ogni mese ad acquisti di abbigliamento, calzature, accessori, pelletteria, tessile casa e articoli sportivi. - ha affermato il presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni - Un segnale positivo arriva poi dagli acquisti degli stranieri extra UE amanti dello shopping nei negozi italiani che, nell'ultimo trimestre secondo i dati di Global Blue, hanno registrato un incremento del 21% dello scontrino medio nel fashion rispetto al 2019 e del 3% rispetto al 2023. Decisivo è stato anche l'incremento delle transazioni per l'abbassamento a 70 euro della soglia minima di accesso al tax free dal 1 febbraio 2024. Rimane, peraltro, una forte preoccupazione per la situazione attuale di mercato che ha registrato una flessione delle vendite di moda nel primo semestre (-4,6% rispetto al I semestre 2023); la sparizione in Italia di 5.080 negozi di moda nell'ultimo anno e una collezione primavera/estate che non è ancora entrata negli armadi di molti consumatori. Per rilanciare il settore riteniamo che le vie della ripresa debbano passare attraverso un rinnovato rapporto con i fornitori e un'urgente risposta dalle Istituzioni a sostegno dei consumi di moda".

Oscillerà mediamente tra i 120 e i 130 euro la spesa a consumatore nel periodo dei saldi estivi. Un importo che non riuscira' pero' a ribaltare l'andamento negativo delle vendite di abbigliamento estivo, in particolare negli esercizi tradizionali, come registrato dai rilevamenti dell'Istat sulla fiducia delle imprese del commercio al dettaglio. A prevederlo una indagine condotta da Cna Turismo e Commercio. Il maltempo, soprattutto nelle regioni centro-settentrionali, ha inciso in maniera pesantemente negativa sugli acquisti, rimandandoli in pratica al periodo dei ribassi. Non ha aiutato l'incidenza dell'inflazione e della perdita conseguente di potere d'acquisto delle famiglie. Questo andamento conferma l'appropriatezza della posizione di Cna Turismo e Commercio che ai tavoli ministeriali aveva chiesto un inizio ritardato dei saldi rispetto alla data del 6 luglio.

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