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Economia

Via libera per la quinta rata del Pnrr. All'appello mancano 110 milioni

Via libera per la quinta rata del Pnrr, richiesta per la sesta inviata ufficialmente e domani cabina di regia per fare il punto sugli obiettivi da raggiungere in vista della settima rata, da richiedere entro il 31 dicembre 2024. Il ministro del Pnrr, Raffaele Fitto, va in conferenza stampa per annunciare il semaforo verde di Bruxelles al bonifico di undici miliardi di euro che l'Italia riceverà per il raggiungimento dei 54 obiettivi previsti entro il 31 dicembre scorso, sei mesi fa. Eccezion fatta, però, per 110 milioni, che la Commissione ha trattenuto in quanto un obiettivo, l'M1C1-85, non è stato centrato. Il conto totale dei miliardi del Recovery ricevuti da Roma, come afferma la premier Giorgia Meloni in una clip pubblicata per l'occasione, è di 113 miliardi su 194 totale attesi.

Palazzo Berlaymont ha spiegato in un comunicato pubblicato nel pomeriggio che l'esecutivo Ue non può pronunciarsi sulla valutazione della riforma del quadro in materia di appalti pubblici e concessioni e che prevede una riduzione del 10% del tempo medio tra l'aggiudicazione dell'appalto e la realizzazione dell'infrastruttura. È emerso che la formulazione della decisione di esecuzione del Consiglio che approva il piano italiano per la ripresa e la resilienza (Pnrr) non precisa in modo sufficiente la metodologia da applicare per valutare il conseguimento soddisfacente di tale obiettivo, che la Commissione ha stimato a 110 milioni di €. Poiché sono necessari ulteriori chiarimenti dell'obiettivo, ha aggiunto il ministro Fitto, l'Italia intende presentare una richiesta motivata per modificarlo, senza pregiudicare l'ambizione né la finalità strategica della misura.

La quinta richiesta di pagamento riguarda passi importanti nella realizzazione di riforme e investimenti che stimoleranno cambiamenti per i cittadini e le imprese in Italia in diversi settori, fra cui la legge sulla concorrenza, gli appalti pubblici, la gestione dei rifiuti e delle risorse idriche, la giustizia, il quadro di revisione della spesa pubblica come pure l'istruzione secondaria e terziaria. Tra le misure faro il programma nazionale per la gestione dei rifiuti, che ha migliorato la raccolta differenziata dei rifiuti urbani e ha portato alla chiusura di 22 discariche irregolari.

Durante la conferenza stampa a Chigi, il ministro pugliese ha smentito, almeno per il momento, una sua candidatura per un ruolo di commissario nella prossima Commissione: "Domani c'è una cabina di regia sugli obiettivi della settima rata del Pnrr e sulla pianificazione del lavoro da qui a dicembre, oltre al lavoro molto importante che stiamo facendo per mettere in campo l'articolo 2 della revisione del Pnrr sulla responsabilizzazione delle singole amministrazioni. Diciamo che il lavoro non manca, siamo molto concentrati anche per quanto riguarda la coesione".

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