Memory Alpha
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http://img44.imageshack.us/img44/8871/crystalingelmemory.jpg

Un team di scienziati dell'Università di Edimburgo utilizzando un laser a bassa energia sono riusciti a creare un gel cristallino in grado di immagazzinare enormi quantità di dati (alcuni terabyte) nello spazio di una zolletta di zucchero. Il Dr. Andy Alexander ammette che il lavoro da fare è ancora molto prima che questi cristalli potranno essere impiegati in applicazioni pratiche, ma ritiene che il potenziale di questa scoperta sarà significativo. Questa ricerca è basata su una scoperta accidentale risalente a qualche anno fa, quando si scoprì che la luce poteva essere impiegata per innescare la formazione di cristalli, e raffinando questa tecnica attualmente siamo in grado di creare cristalli su richiesta. Nella foto in alto è possibile vedere il controllo spaziale e temporale raggiunto nella nucleazione dei cristalli usando una soluzione supersatura di cloruro di potassio (KCl), in una capsula di Petri contenente gel di agarosio. I cristalli si sono formati solo nella zona esposta definita da una maschera sovrapposta.

Fonti:
Tag:
  • ComputerCristalloLaserGelcristallo di daticristallo di memoria lineare



Nell'universo trek:
Bio-neural gel packs d14

Una serie di pacchi di gelatina

Gel pack in messhall

Una gelatina bioneurale nel pannello posteriore di un replicatore

Le gelatine bioneurali sono componenti facenti parte delle reti informatiche utilizzate dalla Flotta Stellare, sviluppati per la prima volta nel 2370 circa.

I pacchi di gelatina formano la base dei circuiti bioneurali, i quali costituiscono essenzialmente un sistema organico di computer. I pacchetti contengono fibre neurali immerse in un gel di colore blu con interfacce metalliche connesse alle estremità superiore e inferiore del componente. Rispetto ai circuiti isolineari, possiedono un'elevata capacità di archiviazione e operano a velocità superiori.

Le fibre contenute in un singolo pacchetto sono in grado di effettuare miliardi di connessioni, generando in tal modo un'architettura di computazione estremamente sofisticata e reattiva. Questo tipo di componenti elettronici consentono all'elaboratore di 'pensare' in maniera simile agli organismi viventi; per mezzo della 'logica euristica', possono effettivamente operare effettuando la scelta della 'migliore ipotesi' per questioni complesse, anziché lavorare a ogni possibile soluzione. Ciò è dovuto in parte alla natura intrinseca dei sistemi neurali organici di correlare modelli caotici, che esulano ancora dalle capacità degli hardware convenzionali.

La USS Voyager fu una delle prime navi stellari ad essere dotate di questa tecnologia. (VOY: "Dall'altra parte dell'universo") I pacchi di gelatina bioneurale non possono essere replicati. (VOY: "Uno strappo alla regola") La Voyager disponeva di ricambi di pacchi di gelatina in sala macchine, nell'armadietto Gamma 5. (VOY: "L'uomo del Rinascimento")

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