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Huawei, crollo degli smartphone cinesi in Italia: persi 850 milioni in tre anni

di Mario Gerevini

Huawei, crollo degli smartphone cinesi in Italia: persi 850 milioni in tre anni

Trecento milioni di fatturato della Huawei in Italia si sono volatilizzati lo scorso anno, 800 milioni dal 2018 quando i ricavi avevano raggiunto 1,5 miliardi. Le cifre compaiono nel bilancio �regionali� che il colosso cinese di telecomunicazioni non pubblicizza. Il gruppo �Huawei Investment & Holding Co�, infatti, non � quotato in Borsa e dunque � esentato dalle stringenti regole di comunicazione (obbligatorie anche in Cina) delle aziende a listino. A presidiare il mercato italiano c’� la Huawei Technologies, controllata da una holding olandese del gruppo nel classico schema dell’hub fiscale.

Bruciato quasi un terzo dei ricavi

La divisione italiana del gruppo dichiara, nell’ultimo bilancio depositato relativo al 2021, ricavi per 728 milioni contro 1,028 miliardi del 2020. Trecento milioni tondi in meno, quasi un terzo delle vendite. Che cosa � successo? �La contrazione dei ricavi - scrivono nel consuntivo - � dovuta alla diminuzione dei volumi di vendita dei terminali relativi alla business unit Consumer a seguito delle restrizioni in approvvigionamento�. Il presidente Wang Qing spiega che la carenza globale di chip ha indotto Huawei a cambiare strategia commerciale �per concentrarsi sui prodotti di maggior successo all’interno del mercato italiano�. Ma la picchiata dei ricavi, oltre 280 milioni in meno, c’era stata anche nel 2020 �a causa della riduzione dei volumi di vendita dei terminali (business unit Consumer)�, spiegavano molto sinteticamente. E ancor prima nel 2019 il fatturato era calato di 270 milioni principalmente a causa �delle misure protezionistiche intraprese dagli Stati Uniti contro il gruppo Huawei�. Cos� il gruppo in Italia � passato da 1,57 miliardi di ricavi a fine 2018 fino ai 728 dello scorso anno.

�Mai smesso di investire�

Ma senza alcuna intenzione di rallentare gli investimenti. �L’italia - scrivono i dirigenti cinesi - � stata e continuer� ad essere un mercato strategico per il settore Consumer di Huawei a livello globale. Non abbiamo mai smesso di investire in questo mercato nonostante la temporanea difficolt� di approvvigionamento�. Tenendo sotto controllo i costi il gruppo, in questi anni difficilissimi sul fronte dei ricavi, � comunque riuscito a chiudere i bilanci in utile: 16 milioni nel 2021 contro i 20 precedenti.

Le parole di �Lady Huawei�

Anche a livello globale la frenata delle vendite � stata violenta: il fatturato complessivo 2021 � stato di quasi 100 miliardi di dollari con un calo del 28,6%, ma con utili netti record a 18 miliardi di dollari. Secondo gli analisti di Counterpoint, limitatamente agli smartphone Huawei a fine 2021 aveva una quota di mercato globale pari al 4% a fronte del 20% di un anno e mezzo prima. �La nostra capacit� di realizzare profitti e generare flussi di cassa � in aumento e siamo pi� capaci di affrontare l’incertezza�, aveva dichiarato a marzo, sul palco della sede centrale di Shenzhen, la responsabile della finanza Meng Wanzhou, sei mesi dopo il rientro in Cina da eroina. �Lady Huawei�, figlia del Ceo e fondatore del gruppo Ren Zhengfei, nel settembre dello scorso anno era stata rilasciata dagli arresti domiciliari in Canada dopo una lotta legale di tre anni contro l’estradizione negli Stati Uniti per le accuse di frode.

Le sanzioni

Huawei, finita nello scontro commerciale e tecnologico tra Usa e Cina durante l’amministrazione di Donald Trump tra accuse sulla sicurezza informatica e timori di spionaggio relativi al 5G, ha visto l’accesso negato ai chip statunitensi e ad altre componenti hi-tech, alla musica, alle mappe e altri servizi di Google per smartphone. La Casa Bianca ha inasprito le restrizioni nel 2020 impedendo ai produttori globali di utilizzare la tecnologia statunitense per realizzare prodotti progettati da Huawei. Il gruppo ha replicato intensificando l’enfasi sul mercato nazionale e puntando su auto elettriche e a guida autonoma, reti industriali e altre applicazioni meno vulnerabili alla pressione americana. Huawei nei documenti ufficiali dichiara di essere interamente posseduta dai suoi dipendenti attraverso un piano di partecipazione azionaria che coinvolge 131.507 lavoratori in servizio o in pensione. Ren Zhengfei � il maggiore azionista con lo 0,84%.

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